41 risultati per Cucina campana
Ersilia Cacace 06/02/2024 0
Pizza napoletana vs pizza contemporanea: la grande sfida
Pizza napoletana e pizza contemporanea: queste due tipologie di pizza negli ultimi anni sono state messe continuamente a confronto, criticate ed amate dai cultori della pizza.
Ma innanzitutto bisogna specificare cosa s'intende per pizza napoletana e per pizza contemporanea.
La pizza napoletana non è altro che la strafamosa pizza classica, rotonda, sottile, morbida (da non confondere con la pizza romana che è molto simile nell'aspetto ma decisamente più scrocchiarella); vede la luce, ufficialmente, negli ultimi anni dell'Ottocento, grazie al grande successo ottenuto dalla pizza dedicata alla regina Margherita. Pomodoro, mozzarella, basilico e un filo d'olio: i colori della bandiera italiana trasferiti su un disco di pasta.
Speifichiamo che non è questo il momento in cui viene inventata la pizza, ma quello in cui avviene un vero e proprio exploit che la rende così famosa e apprezzata non solo dal popolo da da ogni fascia della società (già prima esistevano pizza come la marinara, con pomodoro, olio e origano).
Questa pizza segue un vero e proprio disciplinare, istituito dall'AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana), al cui interno sono indicati i parametri per l'esecuzione della pizza napoletana DOC, ad esempio il peso del panetto, il diametro del disco di pasta e così via.
Nei primi anni del decennio scorso vediamo la nascita di un nuovo stile di pizza, non solo nella forma ma anche nella sua preparazione: la cosa che più salta ad occhio, e che subito la pone come "antagonista" della vecchia scuola è il suo cornicione alto ed alveolato, che le fa prendere il simpatico nome di pizza "canotto".
La pizza contemporanea porta una vera e propria rivoluzione nel mondo pizza: ai più, in un primo momento,suscita una forte critica perché lontana dall'amata pizza tradizionale. La maggior parte dei pizzaioli si schiera immediatamente in difesa della tradizione, prendendo le distanze da quei pochi che invece si buttano in questa nuova avventura.
E hanno fatto bene, perché negli anni successivi si è visto un vero e proprio boom di questo nuovo modo di concepire e fare pizza.
Il grande merito apportato dalla pizza contemporanea è sicuramente quello di aver introdotto all'interno della pizzeria prodotti di qualità di gran lunga superiore rispetto a quanto si facesse fino a poco prima con la pizza napoletana: la novità non stava solo nella nuova forma data alla pizza, ma soprattutto nello studio e nella realizzazione di nuovi impasti, più digeribili, con lievitazioni più lunghe, e con l'utilizzo di prodotti ricercati, a km zero, accostati in maniera "gourmet", cioè in modo che potessero riprodurre sapori nuovi, più elaborati e più vicini al mondo della ristorazione.
Infatti non sono stati pochi i pizzaioli, napoletani e contemporanei se così possiamo definirli, che si sono avvalsi della consulenza di chef di alto calibro per la realizzazione dei topping per le pizze dei loro menu.
Menu che poi pian piano son diventati stagionali, rispettando il ciclo naturale dei prodotti dell'orto, abolendo sempre più prodotti in scatola, conservati e surgelati.
Una grande rivoluzione, in meglio, non solo per la pizza contemporanea ma anche per la napoletana; quest'ultima infatti, quasi come per "fronteggiare" l'attacco nemico, decide di mettersi sui libri: restare ancorati alla tradizione sì, ma perfezionando tutto ciò che poteva essere migliorato (lievitazione, idratazione, digeribilità, qualità degli ingredienti e accostamenti più originali oltre ai soliti classici).
Ebbene, proprio quando sembrava che la pizza contemporanea avesse ormai surclassato la pizza napoletana, ecco che succede l'imprevedibile: alcuni pizzaioli fedelissimi alla contemporanea decidono di proporre nelle loro pizzerie anche la versione "a rota e' carretta", a ruota di carro, ovvero quella loro stessa pizza stesa però alla napoletana, a bordi bassi.
Succede che i clienti, anche quelli totalmente assuefatti dalla contemporanea, quasi immemori dell'esistenza della pizza alla napoletana, vengono tentati dal riprovare quella pizza a cui erano tanto affezionati fino a una decina d'anni prima ma rivoluzionata, più digeribile e più variabile nella sua proposta.
Un successo che probabilmente nemmeno gli stessi pizzaioli che hanno dato vita a questo revival si aspettavano, e che ha visto il pullulare di nuove apertura di pizzerie "alla napoletana" in un panorama campano (più casertano e un po' meno partenopeo) a prevalenza contemporaneo.
Dunque, quale sarà adesso la prossima evoluzione della pizza? Potremmo dire che grazie a questo forte recupero della napoletana, la partita si trova attualmente sul'1 a 1, ma chi vincerà questa sfida?
Ai posteri l'ardua sentenza; noi nel frattempo ci gustiamo una pizza, ma non importa se sia con o senza bordi, l'importante è che sia buona!
Ersilia Cacace 10/01/2022 0
Frittata di maccheroni: la ricetta
Frittata di maccheroni: un piatto nato come riciclo, e che ora invece viene preparato appositamente per diverse occasioni!
La frittata di maccheroni, o di pasta o ancora di spaghetti, è uno dei piatti più amati della tradizione campana.
Molti italiani, nonchè stranieri, non sono a conoscenza di questo piatto assolutamente straordinario della cucina partenopea, e quando lo provano per la prima volta ne restano letteralmente folgorati già solo a sentirne l'odore.
Inutile dire che poi è vero amore già al primo morso! Pasta scaldata, uova, formaggio e pepe sono i quattro ingredienti base per preparare questa prelibatezza, ma col tempo sono nate poi diverse varianti. Varianti che vanno ad incidere non solo sugli ingredienti, ma anche sulla modalità di cottura (infatti c'è chi la cuoce al forno, ottenendo logicamente un risultato leggermente diverso ma sempre super saporito).
La frittata di pasta, o maccheroni (evitiamo di usare la parola spaghetti perché può essere utilizzato qualsiasi formato di pasta), come dicevamo, nasce nei secoli addietro come piatto di recupero: infatti veniva utlizzata la pasta avanzata per evitare di buttarla.
Ai tempi nostri non è più così, anzi: capita sempre più raramente che si tratti di prepararla come piatto di riciclo, ma la si prepara appositamente e in diverse occasioni.
Dal picnic alla giornata al mare, la frittata di maccheroni è diventata una pietanza simbolo anche dei giorni della Pasqua e di Pasquetta, essendo un cibo facilmente trasportabile. Non a caso, la frittata di maccheroni è diventato anche un cibo tipico dello street food campano: non c'è bar o rosticceria che nel centro di Napoli non abbia esposta in vetrina una calda e fumante frittata di maccheroni, pronta per essere affettata e consumata in strada, in ufficio, o da portare a casa come pasto veloce e gustoso.
Ritornando sugli ingredienti, el corso del tempo sono nate talmente tante varianti, che è impossibile stabilire delle ricette ben precise. Ad esempio, basti pensare che se ci avanzano delle tagliatelle al ragù alla bolognese, faremo una frittata di maccheroni alla bolognese.
Inoltre tante persone amano aggiungere salumi e anche formaggi nella frittata, aggiungendoli alla pasta e mescolando tutto insieme, o addirittura facendo in modo che la farcitura si trovi al centro.
Noi oggi vi proponiamo la ricetta classica con uova, formaggio e pepe, ma per realizzare quella con i salumi non dovrete fare altro che tagliarli a cubetti ed aggiungerli alla pasta prima di passare alla cottura!
Frittata di maccheroni: gli ingredienti
Per circa 4 persone
- 500g di pasta (a vostra scelta tra spaghetti o altre tipologie sia di pasta lunga che corta)
- 5 uova (contiamo 1 uovo per ogni 100g di pasta)
- sle q.b.
- pepe q.b.
- olio di semi di arachidi (o di girasole, o anche extra vergine d'oliva)
- 150g di parmigiano reggiano grattugiato
- 50g di pecorino romano
Frittata di maccheroni: preparazione
Per preparare la nostra fritata, se non abbiamo già della pasta avanzata, mettiamo a cuocere la pasta che abbiamo scelto, la scoliamo e la mettiamo a raffreddare in una zuppiera molto capiente (che ci servirà per mescolare la pasta con gli altri ingredienti).
Una volta che si sarà raffreddata, prendiamo le uova e le aggiungiamo nella zuppiera, iniziando a mescolare per amalgamarle bene con la pasta. Continuiamo aggiungendo il parmigiano e il pecorino grattugiati, un pizzico di sale, un bel pizzico di pepe e continuiamo a mescolare il tutto.
A questo punto prendiamo una padella dal fondo ampio e soprattutto dritto, aggiungiamo l'olio e lo facciamo riscaldare.
Una volta che l'olio sarà caldo, prendiamo la zuppiera e aggiungiamo metà della nostra pasta nella padella, avendo cura di livellare per bene la pasta su tutta la superficie della padella. Continuiamo aggiungendo la pasta restante.
La fase di cottura è fondamentale per creare una bella superficie dorata e croccante, mentre il cuore resterà tenero. Dopo circa 10 minuti, dopo aver fatto attenzione a cuocere bene tutti i vari lati della frittata, è arrivato il momento di girarla!
Prendiamo un coperchio di diametro leggermente più grande della padella che stiamo usando, ci avviciniamo al lavello per evitare di far cadere qualche goccia d'olio sui fornetti, e via! Capovolgiamo velocemente la frittata all'ingiù, mantenedola col coperchio: velocemente facciamo scivolare nuovamente la frittata dal coperchio alla padella e la rimettiamo sul fornello.
Attendiamo di nuovo circa 10 minuti ed ecco che la nostra frittata di maccheroni è pronta!
PS: una buona idea è anche quella di inserirla come finger food in un aperitivo, tagliandola a quadrotti o a spicchi!
Se la ricetta vi è piaciuta, lasciateci un commento e condividetela coi vostri cari!
Trovate come sempre tante altre gustose ricette nella nostra sezione BLOG!
Ersilia Cacace 14/07/2021 0
Sugo alla genovese: storia e ricetta
Il sugo alla genovese è uno dei piatti indiscutibilmente più amato della cucina tradizionale napoletana e campana. Tanta carne e cipolle sono i due ingredienti magici per realizzare una genovese da urlo.
Infatti il sugo alla genovese non è altro che una sorta di ragù bianco, a cui si aggiunge una grossa quantità di cipolle che, cotte lentamente, vanno a creare il sugo.
Ma se è un piatto napoletano, perchè si chiama genovese? Esistono diverse "leggende" attorno a questa fantastica ricetta.
SUGO ALLA GENOVESE: LA STORIA
Secondo alcuni, il nome genovese deriva dall’origine geografica dei cuochi che, in epoca aragonese, possedevano le osterie situate nella zona del porto. Questi cuochi, che a quanto pare provenivano da Genova, erano soliti condire la pasta con un sugo realizzato con cipolle e carne. Per questo motivo il sugo in questione fu denominato genovese.
Secondo altri, invece, il cuoco che ebbe l'idea di realizzare questa ricetta per la prima volta era napoletano. A questo punto le ipotesi sarebbero due: secondo la prima, il cuoco in questione era chiamato “’o genovese” e da questo soprannome derivò anche il nome del piatto. Invece, volendo dar credito alla seconda versione, questo cuoco lavorava nella zona portuale in una taverna che si trovava nel vicolo dei Genovesi, che a quanto pare non esiste più.
A parte questo piccolo particolare, la taverna era frequentata prevalentemente da marinai di passaggio, che durante le soste sulla terraferma non potevano fare a meno di gustare quel gustoso piatto a base di cipolle e carne di maiale.
In quel periodo, infatti, la carne era un alimento prezioso, e il cuoco, al passaggio del carrettino che la vendeva, era solito comprare gli avanzi che nessuno aveva voluto e che quindi poteva acquistare ad un costo più basso.
SUGO ALLA GENOVESE: LA RICETTA
Ma adesso passiamo alla parte più interessante dell'articolo, la ricetta! Quanti di voi sanno come si prepara il sugo alla genovese?
Probabilmente sarete in molti, se ci leggete dalla Campania, la madre patria di questa ricetta. Per tutti gli altri voi che ci leggete dalle altre regioni, mettiamo subito a disposizione ingredienti, dosi e ricetta da seguire alla lettera per ottenere un risultato perfetto!
SUGO ALLA GENOVESE: INGREDIENTI
- 1,5 kg di cipolle dorate
- 1 gambo di sedano
- 3 pomodorini
- 1 carota
- 1 kg di muscolo di bovino
- 1 bicchiere di vino bianco
- 500 g di ziti lunghi (da spezzare a mano)
- olio extra vergina d'oliva
- 200 g di parmigiano reggiano grattugiato
SUGO ALLA GENOVESE: PREPARAZIONE
Per prima cosa prepariamo il sugo, visto che dovrà cuocere per almeno 3 ore.
Prendiamo le cipolle e le tagliamo sottilmente; durante la cottura a fuoco lento tenderanno a sfaldarsi, perciò non stiamo li a porre particolare attenzione al taglio. Devono comunque essere tagliate in modo sottile, non molto doppio, proprio per permettere di creare il sugo. Una volta tagliate le cipolle procediamo a tagliare la carota e il sedano a piccoli pezzetti.
In una pentola metiamo un filo d'olio, un po' di cipolla, sedano e carota: facciamo leggermente sfrigolare il tutto per poi aggiungere i pezzid i carne, facendoli leggermente rosolare. Infine sfumiamo un po' alla volta con il vino bianco.
A questo punto aggiungiamo tutto il resto delle cipolle ed un paio di bicchieri d'acqua. In ultimo aggiungiamo i pomodorini, chiudiamo la pentola ed è arrivato il momento di lasciar cuocere a fuoco lento la nostra genovese. In genere il tempo consigliato per la cottura del sugo alla genovese è di tre ore, ricordandoci di salare il nostro sugo e mescolando ogni tanto per evitare che attacchis ul fondo del tegame.
Trascorso il tempo di cottura, non ci resta che mettere a cuocere la pasta! Mettiamo a bollire una pentola d'acqua, spezziamo la pasta (ziti lunghi) e cuociamo seguendo le indicazioni di cottura, avendo cura di scolarla giusto un paio di minuti prima per evitare che possa scuocere nel momento in cui andremo a condirla col sugo portando via altri minuti di cottura.
Una volta scolata la pasta, la rimettiamo in pentola e aggiungiamo il sugo e il parmigiano, mescolando in maniera decisa.
I nostri ziti alla genovese sono pronti! Trovate altre gustose ricette di primi piatti alla sezione BLOG!
(ziti alla genovese del ristorante "La Contrada di Tony" Pozzuoli, Napoli)
Ersilia Cacace 16/04/2021 0
Gnocchi alla sorrentina: la ricetta
Gli gnocchi alla sorrentina rappresentano uno dei primi piatti più amati dagli italiani, dagli adulti ma soprattutto dai più piccoli! Un piatto che richiama sin dal nome la cucina campana ed in particolare quella della costiera sorrentina: un caldo tegamino pieno di gnocchi fatti a mano viene condito con ragù napoletano ed abbondante mozzarella, che diventa super filante. Si tramanda che nel 1600 a Sorrento, in una locanda di piazza Tasso, un cuoco ebbe la geniale idea di utilizzare le patate, da poco arrivate come novità dall'America, lessandole ed impastandole con farina ed acqua e ne formò dei piccoli tocchetti di pasta rotondeggianti, meravigliato dalla grandiosa morbidezza di quell'impasto, mai raggiunta prima. Fu poi utilizzato il pomodoro, un'altra novità dal nuovo mondo, per condire gli gnocchi.
Se non avete mai realizzato a casa gli gnocchi alla sorrentina, è arrivato il momento di farlo! Vi lasciamoingredienti e procedimento e ci raccomandiamo, come sempre, di condividere l'articolo per non perderlo di vista!
INGREDIENTI
- 1kg di patate
- 300g di farina
- 1 uovo
- sale q.b.
- ragù napoletano (per la ricetta clicca qui)
- 1 fior di latte o provola
- parmigiano reggiano grattugiato q.b.
GNOCCHI ALLA SORRENTINA: PREPARAZIONE
Innanzitutto prendiamo le patate (possibilmente bianche), le lessiamo per circa 30 minuti con tutta la buccia, quindi sbucciate e schiacciate quando sono ancora calde. in una ciotola grande aggiungiamo farina, sale, uovo e iniziamo a. impastare, spostandoci poi su un piano. Quando l'impasto sarà bello corposo, lo dividiamo in più parti e di ogni pezzo formiamo un salsicciotto: dopo aver ben infarinato il piano, procediamo a tagliare a tocchetti i nostri salsicciotti. Intanto avremo messo a bollire un pentolone d'aqua con in aggiunta un filo d'olio (per evitare che gli gnocchi possano attaccarsi a inizio cottura) e man mano procediamo a calarli in cottura appena l'acqua avrà raggiunto il punto di bollore.
Gli gnocchi saranno pronti quando torneranno a galla, quindi li alziamo un po' alla volta con l'aiuto di una schiumarola e li aggiungiamo direttamente nella pentola col ragù, mescolando bene per incorporare bene il sugo.
Una volta terminata la cottura, passiamo a riempire ogni tegamino: prima poniamo un paio di cucchiai di ragù, poii nostri gnocchi, fior di latte o provola a cubetti e mescoliamo; una spolverizzata di parmigiano reggiano grattugiato e via in forno a 180° per circa 15/20 minuti.
I nostri gnocchi alla sorrentina al tegamino sono pronti! Buon appetito!
(photo credit: Ersilia Cacace per @lacontradaditonyofficial Pozzuoli -NA)
Ersilia Cacace 07/04/2021 0
Pizza parigina: la ricetta
Pizza parigina: oggi vi proponiamo la ricetta con pasta sfoglia da realizzare a casa!
Una delle pizze più amate è indubbiamente lei, nel mare magnum della proposta tipica della cucina campana: una base realizzata con impasto per pizza, pomodoro, mozzarella e prosciutto cotto come ripieno, il tutto ricoperto da pasta sfoglia. Nelle vetrine delle pizzerie dei vicoli di Napoli è impossibile non notarne la presenza!
Amata non solo a Napoli ma in tutta Italia, la pizza parigina è veramente molto semplice da realizzare: noi vi diamo la ricetta, a voi il compito di realizzarla!
Per l'impasto per pizza potete tranquillamente utilizzare la ricetta base per pizza napoletana fatta in casa cliccando qui!
INGREDIENTI per una teglia standard da forno
- 1 base per pizza
- 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
- 300 g di prosciutto cotto
- 250 g di fior di latte o provola
- 300 ml di passata di pomodoro
- sale.q.
- olio EVO q.b.
PIZZA PARIGINA: PREPARAZIONE
Innanzitutto prepariamo la base per pizza e il sugo di pomodoro: lo poniamo in una ciotola aggiungendo un filo d'olio e salando a piacere. Mettiamo la base per pizz ain una teglia precedentemente oleata o foderata con carta forno e iniziamo a mettere tutti gli ingredienti partendo da quello più asciutto, quindi dal prosciutto cotto, poi la mozzarella tagliata a fettine e infine la passata di pomodoro.
Abbiamo optato per la classica forma rettangolare, ma è possibile realizzarla anche rotonda utilizzando una base per pizza ed una teglia di forma circolare.
Per richiudere il tutto, poniamo la pasta sfoglia al di sopra del ripieno, unendo le estremità della sfoglia con quelle della base per pizza, formando una sorta di bordino che possiamo sigillare anche aiutandoci con una forchetta.
Ricordiamoci di bucherellare la pasta sfoglia per evitare che durante la cottura possa gonfiarsi ed esplodere.
Poniamo in forno statico preriscaldato a 200° per circa 30 minuti (la cottura è molto soggettiva: se gradiamo una cottura più avanzata, la lasceremo cuocere almeno 10 minuti in più).
La nostra pizza parigina è pronta! Lasciamo assestare giusto qualche minuto e poi serviamo!
Vi aspettiamo alla prossima ricetta!
Ersilia Cacace 05/04/2021 0
Casatiello napoletano: la ricetta
Casatiello napoletano: la ricetta che ci avete chiesto in tantissimi abbiamo deciso di pubblicarla proprio oggi, il giorno di Pasquetta, giorno in cui ci si diletta a consumare per l'appunto il casatiello ed altri piatti dal mood estremamente rustico, come fave, la classica "fellata" (tagliata di salumi e formaggi) ed ovviamente tutti gli avanzi del giorno di Pasqua!
Molti si domandano quale sia la differenza tra casatiello e tortano: nel casatiello le uova vengono poste al di sopra, fissandole con la caratteristica crocetta di impasto, mentre nel tortano le uova sode vengono taglate ed impastate insieme a tutto il resto degli ingredienti.
Passiamo subito ad elencarvi tutti gli ingredienti necessari alla preparazione e il procedimento! Salvate l'articolo oppure condividetelo per non perderlo di vista!
INGREDIENTI
- 1kg di impasto per pane/pizza
- 200 g di strutto
- 50 g di pecorino grattugiato
- 50 di parmigiano grattugiato
- 200 g di salame napoletano
- 200 g di prosciutto cotto
- 200 g di pancetta tesa
- 150 g di provolone piccante
- pepe q.b.
- 6 uova
CASATIELLO NAPOLETANO: PREPARAZIONE
Per preparare il casatiello napoletano dobbiamo innanzitutto procurarci l'impasto da un panificio o supermercato, oppure possiamo prepararlo a casa seguendo la nostra ricetta di impasto per pizza che trovate cliccando qui.
Prendiamo tutti gli ingredienti per fare il ripieno del nostro casatiello: tagliamo a cubetti salame, prosciutto cotto, pancetta, il provolone piccante, mettiamo tutto in un recipiente e aggiungiamo una bella manciata di pepe.
Prendiamo l'impasto, lo poniamo su un piano di lavoro precedentemente infarinato e lo stendiamo dandogli una forma rettangolare. prima di porre tutti gli ingredienti, prendiamo lo strutto e lo spalmiamo abbondantemente su tutta la superficie dell'impasto (oppure se preferiamo distribuirlo su tutto l'impasto, lo aggiungiamo nell'impasto oppure prendiamo l'impasto che abbiamo acquistato e lo reimpastiamo aggiungendone circa 200 g).
Ricordiamoci di tenere da parte un a piccola pallina di impasto che ci servirà per formare le crocette sulle uova.
Cospargiamo l'intera superficie rettangolare dell'impasto con tutti gli ingredienti che abbiamo tagliato, poi aiutandoci con un po' di farina cominciamo ad avvolgere il nostro impasto partendo dal lato più largo, finchè non formeremo un rotolo ben chiuso.
Prendiamo un ruoto per ciambella, lo ungiamo con lo strutto e lo infariniamo e infine poniamo il nostro casatiello all'interno, avendo cura ci unire le due estremità per formare una ciambella. Prendiamo le uova, ben lavate, e le poniamo ben distanziate su tutta la superficie del casatiello, fissandole con una crocetta di impasto.
Il nostro consiglio è quello di prepararlo la sera prima, lasciandolo a riposare tutta la notte in forno leggermente tiepido.
L'indomani a pranzo il nostro casatiello è pronto per essere cotto! Inforniamo in forno preriscaldato a circa 180/200° per almeno un'ora.
Il nostro casatiello è pronto! E buona Pasquetta a tutti voi!
Ersilia Cacace 03/04/2021 0
Frittatine di pasta: la ricetta
Frittatine di pasta: la ricetta di questa bontà completa la tripletta, insieme a crocchè e arancini, dei fritti iconici dello streetfood napoletano! Durante questi giorni che preannunciano la Pasqua avevamo voglia di concentrarci su tutto ciò che di più sfizioso potrebbe essere inserito a menù, a prescindere dalle classiche ricette pasquali che già vi abbiamo proposto (ad esempio vedi ricetta della pastiera).
Le frittatine di pasta, insieme ai crocchè, arancini e anche mozzarelline impanate, possono essere una proposta estremamente gustosa per il vostro antipasto del pranzo di Pasqua, ma anche per arricchire il lunedì di Pasquetta con proposte alternative a ciò che solitamente si prepara per tradizione, ovviamente in base alla regione in cui si vive.
Le frittatine di pasta, pezzo forte di pizzerie ma anche e soprattutto pizzetterie, vengono romai preparate in una quantità infinita di varianti, oltre la ricetta classica che prevede bucatini, besciamella, carne tritata/prosciutto cotto e piselli: salsiccia e friarielli, cacio e pepe, mortadella e pistacchio, bolognese rossa, amatriciana, carbonara, e così via. Noi oggi vi proponiamo la ricetta classica ma per preparare tutte queste varianti vi assicuriamo che basta semplicemente sostituire gli ingredienti con ciò che più preferite!
INGREDIENTI per circa 15 frittatine
- 500g di bucatini
- 80g di piselli piccoli
- 150g di prosciutto cotto a cubetti
- olio di semi di arachide
- sale q.b.
- olio Evo q.b.
- 1 spicchio d'aglio
- 500ml di besciamella
- 200g di farina
- 300ml di acqua
FRITTATINE DI PASTA: PREPARAZIONE
Per preparare le frittatine di pasta innanzitutto tagliamo a cubetti il prosciutto cotto, prendiamo lo spicchio d'aglio e lo mettimao in padella con un filo d'olio, aggiungiamo i piselli e i cubetti di prosciutto, salando a piacere. Alziamo l'aglio e intanto mettiamo a cuocere i bucatini. Li scoliamo un paio di minuti prima della cottura e li poniamo su un piano leggermente unto per poter preparare le nostre frittatine.
Sminuzziamo la pasta e poi versiamo al di sopra la besciamella, mescolando il tutto. Prendiamo un pugnetto di pasta, formiamo un incavo nel mezzo e poniamo il nostro ripieno di prosciutto cotto e piselli. Richiudiamo bene e usiamo un coppapasta per dargli la sua forma precisa e compatta. Alziamo le frittatine con una palettina per estrarle dal coppapasta e man mano le poniamo su un vassoio foderato di carta forno.
Poniamo tutto il vassoio in frigo per almeno un'ora e intanto prepariamo la pastella con acqua, farina e sale e mettiamo a riscaldare l'olio. Quando l'olio sarà ben caldo, poniamo la prima frittatina: dopo circa 4/5 minuti dovrebbero essere belle dorate e potremo scolarle, ponendole su un vassoio con carta assorbente, in modo da far asciugare l'olio in eccesso.
Le nostre frittatine sono pronte! Condividete la ricetta con chi amate o, ancor meglio, con chi dovrà prepararvele!
(Photo credit: @ipromessiingordi on Instagram)
Ersilia Cacace 23/03/2021 0
Crocchè di patate: la ricetta
Crocchè di patate: come non amarli? Il crocchè è uno dei simboli dello streetfood, soprattutto napoletano: camminando per i vicoli di Napoli, è impossibile non sentirne l'odore ad ogni angolo delle strade, belli caldi e fumanti nelle vetrine delle rosticcerie o delle pizzerie. Compagnia indissolubile del crocchè, la frittatina di pasta e l'arancino di riso, l'allegro terzetto che fa da antipasto spezzafame in attesa della pizza.
Come per ogni ricetta che vi proponiamo, realizzare i crocchè di patate a casa è davvero molto semplice! Di seguito vi lasciamo una ricetta da seguire passo passo e da condividere con chi amate oppure, meglio ancora, con chid ovrà prepararveli!
INGREDIENTI
- 1 kg patate (preferibilmente a pasta bianca, perché sono più farinose)
- 2 uova intere
- 2 albumi
- 200 g mozzarella
- 150 g prosciutto cotto
- 30 g pecorino
- 30 g parmigiano
- prezzemolo q.b.
- olio di arachide q.b.
- pepe q.b.
- pangrattato q.b.
- farina q.b.
CROCCHÉ DI PATATE: PREPARAZIONE
Iniziamo la preparazione dei nostri crocchè di patate lessando le patate con tutta la buccia, poi le scoliamo, peliamo e schiacciamo ponendole in una grossa ciotola lasciando raffreddare.
Una volta raffreddate, condiamo le patate con sale, prezzemolo tritato, parmigiano e pecorino. Aggiungiamo le due uova intere e continuiamo a mescolare amalgamando il tutto. Intanto tagliamo la mozzarella, che deve essere ben asciutta prima di essere unita alle patate.
É arrivato il momento di formare i nostri crocchè! Prendiamo un pugno di patate e formiamo un incavo nel palmo della mano, aggiungendo i cubetti di mozzarella e di prosciutto cotto, quindi chiudiamo su se stesso donandogli una forma cilindrica. Disponiamo i vari crocchè su di un vassoio.
Passiamo alla fase dell'impanatura: per essere perfettamente sigillante, disponiamo in tre piatti rispettivamente la farina, gli albumi e il pangrattato. Procediamo all'impanatura passando ogni crocchè secondo quest'ordine nella farina, negli albumi e infine nel pangrattato. Una volta impanati, riponiamo il vassoio in frigo per circa 3 ore.
Ora siamo pronti per la cottura! Quando l'olio è bello bollente, iniziamo a friggere pochi pezzi alla volta (altrimenti la temperatura dell'olio si abbasserebbe eccessivamente), lasciamo dorare per un paio di minuti e poniamo su un piatto con carta assorbente.
Prima di servire, potete cospargere i vostri crocchè con un pizzico di sale!
Per altre ricette sia dolci che salate potete visitare il nostro BLOG!
(photo credit: @cucinandomelagodo)
Ersilia Cacace 22/03/2021 0
Cannelloni: la ricetta originale
Cannelloni: la ricetta della domenica per antonomasia, da sempre rivale della "cugina" lasagna!
Potremmo dire che i due piatti contano su per giù gli stessi ingredienti: una base di pasta, vuoi fresca, vuoi in scatola, vuoi all'uovo, e un abbondante condimento che vede come protagonista in primis la carne, accompagnata da ricotta e sugo. Poi, a seconda delle varianti, c'è chi aggiunge o esclude determinati ingredienti, quali il prosciutto cotto, il fior di latte o la provola, l'uovo sodo e così via.
La differenza sostanziale tra cannelloni e lasagna è la disposizione della sfogli di pasta: nel caso dei cannelloni, la pasta viene arrotolata in forma cilindrica e farcita con un impasto di ricotta e carne macinata, ricoperta con sugo di pomodoro, besciamella, tanto parmigiano e poi cotta al forno.
Oggi vi proponiamo, in un mare di varianti sparse qua e là sul web, la ricetta tradizionale! La pasta potete acquistarla oppure seguire la nostra ricetta e prepararla in casa.
INGREDIENTI per circa 15 cannelloni
Per la pasta:
- 150 g di farina di grano tenero 00
- 50 g di farina di grano duro
- 2 uova
- sale
Per il ripieno:
- 250 g di macinato di bovino
- 150 g di macinato di suino (o salsiccia)
- 400 g di salsa di pomodoro
- 300 g di fior di latte o provola
Per ricoprire:
- 300 g di sugo di pomodoro
- 1 pacchetto di besciamella (circa 200ml)
- 30 g di parmigiano
CANNELLONI: PROCEDIMENTO
Iniziamo preparando il ripieno di carne: in una padella mettiamo a cuocere la carne macinata (o la salsiccia eliminando il budello), sfumandola con un filo di vino bianco. Appena sarà cotta lasciamo intiepidire e aggiungiamo il pomodoro, la ricotta e mescoliamo il tutto. Tagliamo la mozzarella a dadini e l'aggiungiamo al nostro ripieno sempre mescolando.
Intanto prepariamo anche la sfoglia di pasta (o potete anche acquistarla già pronta): realizziamo una fontana di farina e aggiungiamo tutti gli ingredienti, mescoliamo a mano finchè non otterremo il nostro impasto. Gli diamo forma rotonda, lo avvolgiamo in una pellicola e lasciamo riposare per circa mezz'ora. Fatto ciò, riprendiamo la pasta e la stendiamo a mano oppure aiutandoci con una macchina per la pasta: dobbiamo formare dei quadrati di pasta di circa 10x10 cm, aiutandoci con la farina per evitare che appiccichi.
Disponiamo i vari quadrati su un piano ben infarinato e li distanziamo. A questo punto siamo pronti per formare i nostri cannelloni!
Prendiamo la teglia e la "sporchiamo" con il sugo; poi prendiamo il ripieno e lo poniamo al centro di ogni quadrato di pasta, che andremo ad arrotolare avendo cura di far cadere la chiusura del cannellone sul lato inferiore, quello che andrà a poggiarsi sul fondo del ruoto. Li poniamo uno accanto all'altro, e una volta finito ricopriamo con abbondante sugo di pomodoro, tanta besciamella e parmigiano: non retsa che cuocere in forno statico a 180° per circa 30 minuti ad altezza centrale, per favorire una cottura omogenea. Per chi preferisce una cottura superficiale più "crunch", si può passare a cottura grill negli ultimi 5 minuti.
Siamo pronti per sfornare! I nostri cannelloni sono pronti per essere serviti! Se li preferite ben assestati, aspettate qualche minuto prima di impiattarli.
Sperando che la ricetta vi sia piaciuta, vi invitiamo a visitare la nostra sezione BLOG!
Ersilia Cacace
(photo credit @campaniafoodgirl)
Ersilia Cacace 11/03/2021 0
Panini napoletani: la ricetta
Panini napoletani: un piatto tradizionale dello streetfood napoletano, alla pari della pizza a portafogli potremmo osare. Ma come nasce il panino napoletano e perché si chiama cosi?
Attualmente realizzato con una pasta brioche, si dice che il panino venisse realizzato con la pasta avanzata del pane, alla quale inizialmente si aggiungevano solo mandorle e pepe (come per i taralli) e veniva chiamato “pagnuttiello”. Poi si ebbe l’idea di aggiungere salumi a tocchetti, e pian piano, diventando una pietanza decisamente gettonata, si è cominciato a produrli appositamente e quindi gli fu dedicata un’impastata specifica per la loro realizzazione.
Ok vi abbiamo offerto una piccola parentesi sulla loro origine, ma adesso è arrivato il momento di prepararli! Armatevi di carta e penna oppure, come spesso vi consigliamo, condividete l’articolo con chi dovrà prepararveli!
INGREDIENTI
Per l’impasto:
-250g d’acqua
-450g di farina tipo 0 o 00
-13g di sale
-1g di lievito di birra fresco
Per il condimento:
-200g salame
-200g prosciutto
-100g ciccioli
-200g formaggio svizzero tipo Emmenthal
-2 uova sode
PANINI NAPOLETANI: PREPARAZIONE
Partiamo subito dall’impasto lavorando acqua, farina, sale e infine lievito.
Impastiamo per circa 8-10 minuti, poi lasciamo a lievitare in un recipiente coperto da pellicola per 8 ore.
Riprendiamo il nostro impasto, lo poggiamo su un piano e lo stendiamo dandogli una forma rettangolare. Cospargiamo un po’ di strutto e poi iniziamo ad aggiungere i salumi e le uova.
Poniamo i ciccioli, il formaggio, i salumi e le uova ma solo nella parte centrale della sfoglia di pasta. Procediamo poi prendendo un lembo della sfoglia ed iniziamo ad arrotolarlo su se stesso, facendo attenzione che gli ingredienti non escano dai due lati del nostro rotolo mentre avvolgiamo (per questo dobbiamo stare attenti a lasciare vuoti i bordi).
Facciamo in modo che il lembo superiore capiti davanti in modo che non si apra, poi spostiamo il nostro rotolo in teglia, sulla carta da forno, spennelliamo con uovo e facciamo riposare per una mezz’ora.
Spennelliamo nuovamente e infine poniamo in forno per 15 minuti a 270°. Possiamo affettare e servire direttamente, oppure se preferite una cottura più omogenea è possibile sfornare a metà cottura, affettare e riporre i panini così ottenuti di nuovo in forno ad ultimare la cottura.
I nostri panini napoletani sono pronti! Fateci sapere se vi sono piaciuti!
Intanto vi ricordiamo che potrete trovare tante altre gustose ricette nella nostra sezione BLOG!
(Photo credit: @elbarbafood on Instagram)