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Ersilia Cacace 22/08/2024 0

Orecchiette alla crudaiola: il piatto ideale dell'estate

Orecchiette alla crudaiola: il piatto ideale per l'estate!

L'hai mai provato? Se la risposta è negativa, prendi carta e penna oppure più semplicemente condividi questo articolo per conservare la ricetta!

Le orecchiette sono un formato di pasta tipico della regione Puglia, e si trovano sia nella variante fresca nel banco frigo che secca sugli scaffali del supermercato. In questa preparazione fredda aggiungeremo tutti prodotti a crudo per condire questa gustosissima pasta, che come vedrai si prepara davvero in pochi e semplicissimi passaggi!

Orecchiette alla crudaiola: la ricetta

Per preparara le orecchiette alla crudaiola ti serviranno davvero pochissimi ingredienti! In questa versione che ti proponiamo accompagniamo le orecchiette con pomodorini freschi, basilico fresco, olio extra vergine d'oliva (sempre a crudo), burrata (altro prodotto tipicamente pugliese), un cucchiaio di pesto e granella di pistacchio!

Ma basta perderci in chiacchiere! Di seguito troverai tutti gli ingredienti e il procedimento!

Orecchiette alla crudaiola: ingredienti per 2 persone

250g di orecchiette fresche

1 burrata di circa 250g

1 ciuffo di basilico

20g di granella di pistacchi

1 cucchiaio di pesto

200g di pomodorini (va bene qualsiasi tipologia di pomodorino, in base alla tua preferenza)

Orecchiette alla crudaiola: procedimento

Per preparare le nostre orecchiette alla crudaiola innanzitutto mettiamo a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Una volta pronte, le scoliamo e le mettiamo in una zuppiera.

Aggiungiamo un filo d'olio extravergine d'oliva e mescoliamo.

Prendiamo i pomodorini, li laviamo e li tagliamo a piccoli pezzi, poi li aggiungiamo nella zuppiera. Spesso procedimento con il cucchiaio di pesto, la granella di pistacchi e il basilico. Mescoliamo tutto energicamente per far sì che tutti gli ingredienti vengano ben amalgamati.

Infine tocca alla burrata: se preferisci servire un piatto più scenografico ed instagrammabile, puoi metterla al centro del piatto leggermente tagliata, altrimenti puoi precedentemente tagliarla e mescolarla insieme agli altri ingredienti.

Le nostre orecchiette alla crudaiola sono pronte! Non ti resta che gustarle in compagnia di chi ami!

Per altre gustose ricette e curiosità puoi visitare il nostro BLOG!

Ersilia Cacace

Photocredit: Cucinandomelagodo

Lingua non trovata:

Ersilia Cacace 24/06/2020 0

Ragù Napoletano: storia, leggenda e preparazione

Il ragù napoletano è sicuramente il condimento più conosciuto della cucina napoletana; nonostante i lunghi tempi di preparazione, risulta uno dei piatti più frequentemente cucinati nelle case e nelle trattorie partenopee.

Il ragù napoletano risulta essere anche un piatto tipicamente festivo consistente nell'unione di carne di manzo tracchia di locena, cotta in salsa di pomodoro San Marzano, a fuoco molto lento.

Qual è l'origine del ragù? Secondo la leggenda, a Napoli alla fine del Trecento esisteva la Compagnia dei Bianchi di giustizia che percorreva la città a piedi invocando "misericordia e pace". La compagnia giunse presso il "Palazzo dell'Imperatore" tuttora esistente in via Tribunali, che fu dimora di Carlo, imperatore di Costantinopoli e di Maria di Valois figlia di re Carlo d'Angiò. All'epoca il palazzo era abitato da un signore scortese quanto crudele, a tal punto che tutti cercavano di evitare. La predicazione della Compagnia convinse la popolazione a rappacificarsi con i propri nemici, ma solo il nobile che risiedeva nel "Palazzo dell'Imperatore" decise di non accettare l'invito dei bianchi. Non cedette neanche quando il figliolo di tre mesi, in braccio alla balia sfilò le manine dalle fasce e incrociandole gridò tre volte: "Misericordia e pace". Il nobile era accecato dall'ira, serbava rancore e vendetta, e un giorno la sua compagna per ammorbidirlo gli preparò un piatto di maccheroni. La provvidenza riempì il piatto di una salsa piena di sangue. Finalmente, commosso dal prodigio, l'ostinato signore si riappacificò con i suoi nemici e vestì il bianco saio della Compagnia. Sua moglie, in seguito all'inaspettata decisione, preparò di nuovo i maccheroni, che anche quella volta, come per magia, divennero rossi. Quel misterioso condimento aveva un invitante profumo, molto intenso, e il signore nell'assaggiarlo trovò che era veramente buono e saporito. Lo chiamò così "raù" lo stesso nome del suo bambino.

In realtà il termine ragù deriva dal francese ragoût, che indica un tipo di cottura di carne e verdure, simile allo spezzatino. Bisogna inoltre ricordare che il pomodoro non arrivò in Europa prima della fine del XVI secolo.

 

Il ragù napoletano è decantato anche da Eduardo De Filippo in una sua poesia dal titolo, appunto: 'O rraù.

« 'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun songo difficultuso;
ma luvàmmel' 'a miezo st'uso

Sì, va buono: comme vuò tu.
Mò ce avéssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' 'a faje dicere 'na parola?...
Chesta è carne c' 'a pummarola»

(Eduardo, 'O rraù.)

 

Il ragù, come recita la poesia di Eduardo, non è la carne c' ‘a pummarola. Non è di facile realizzazione e inoltre per essere saporito come quello della mamma del de Filippo richiede una lunghissima cottura. Attualmente si usa chiamare ragù un sugo di pomodoro nel quale si è cotta della carne. Il ragù, come recita Eduardo, veniva cotto su di una fornacella a carbone e doveva cuocere per almeno sei ore. La pentola in cui si dovrebbe cuocere è un tegame di rame, e per rimestarlo occorre la cucchiarella (il cucchiaio di legno). Il ragù napoletano è il piatto tipico domenicale e base per altre pietanze altrettanto saporite, come ad esempio la tipica lasagna che a Napoli viene preparata con una grande quantità di ingredienti durante il periodo di Carnevale. 

 

Qual è la ricetta? Ve la lasciamo di seguito!

 

INGREDIENTI

  • 1 kg di Muscolo Di Manzo
  • 2 cipolle medie
  • 2 litri di passata di pomodoro
  • 200 g di olio d'oliva
  • tracchiulelle (costine di maiale)
  • 1/4 di litro di vino rosso preferibilmente di Gragnano
  • basilico
  • sale q.b.

 

RAGU' NAPOLETANO: PREPARAZIONE

È consigliabile prepararlo un giorno prima mettendo la carne nel tegame, unitamente alle cipolle affettate sottilmente e all'olio. Carne e cipolla dovranno rosolare insieme: la prima facendo la sua crosta scura, le seconde dovranno man mano appassire senza bruciare. Per ottenere questo risultato, bisogna rimanere attaccati ai fornelli, pronti a rimestare con la cucchiarella di legno, e irrorare con il vino, appena il sugo si sarà asciugato: le cipolle si dovranno consumare, fino quasi a dileguarsi. Quando la carne sarà diventata di un bel colore dorato, sciogliete il cucchiaio di conserva nel tegame e aggiungete la passata di pomodoro. Salate a piacere e mettete a cuocere a fuoco bassissimo: il ragù dovrà, come si dice a Napoli, "pippiare" o "pappuliare" e cioè dovrà sobbollire a malapena. A quel punto coprirete la pentola con un coperchio, ma senza chiuderlo del tutto. Il ragù dovrà cuocere per almeno tre ore, di tanto in tanto rimestatelo facendo attenzione che non si attacchi sul fondo della pentola.

In alcuni quartieri c'è la curiosa abitudine di aggiungere del cioccolato fondente al 70%, nella misura di 150 g su 5 litri, per correggere l'acidità dei pomodori.

Per la pasta, vi consigliamo di optare per i famosi ziti spezzati o comunque per delle tipologie di pasta corta.

Buon appetito!

 

 

 Photocredit: Tandem ragù Napoli

 

 

 

 

 

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Ersilia Cacace 01/06/2020 0

Ricetta del tiramisù, il dolce più cliccato di sempre

Il tiramisù è probabilmente uno dei primi dolci a cui ci approcciamo fin da quando siamo bambini, e subito ci conquista col suo carattere forte e deciso di cacao e crema al mascarpone. Sebbene le origini di questo famoso dessert non siano chiare, perché contese tra le regioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana, resta comunque un caposaldo della cucina italiana follemente amato e preparato da Nord a Sud.
Purtroppo non abbiamo scoperto chi l’ha inventato, ma sicuramente possiamo fornirvi la ricetta di uno dei più buoni tiramisù che abbiate mai preparato. Perciò ecco la ricetta: non vi resta che indossare il grembiule e preparare gli ingredienti a portata di mano!

 

INGREDIENTI

- 300g di savoiardi

- 4 uova freschissime

- 500g di mascarpone

- 100g di zucchero

- 300ml di caffè della moka già pronto e zuccherato a piacere

- 1 confezione di cacao amaro in polvere

 

RICETTA DEL TIRAMISU: PROCEDIMENTO

Per preparare il tiramisù cominciate dalle uova: separate accuratamente gli albumi dai tuorli, ricordando che per montare bene gli albumi non dovranno presentare alcuna traccia di tuorlo. Poi montate i tuorli con le fruste elettriche, versando solo metà dose di zucchero. Non appena il composto sarà diventato chiaro e spumosoe con le fruste ancora in funzione, potrete aggiungere il mascarpone un poco alla volta. Avrete così ottenuto una crema densa e compatta. Pulite molto bene le fruste e passate a montare gli albumi versando il restante zucchero un po’ alla voltaDovrete montarli a neve ben ferma; otterrete questo risultato quando rovesciando la ciotola la massa non si muoverà. Prendete una cucchiaiata di albumi e versatela nella ciotola con i tuorli e lo zucchero, quindi mescolate energicamente con una spatola, così stempererete il composto. Dopodiché procedete ad aggiungere la restante parte di albumi, poco alla alla volta mescolando molto delicatamente dal basso verso l'alto.

Una volta pronto, distribuite una generosa cucchiaiata di crema sul fondo di una pirofila da 30x20cm e distribuite per bene. Poi inzuppate per pochi istanti i savoiardi nel caffè freddo già zuccherato a vostro piacimento, prima da un lato e poi dall’altro. Man mano distribuite i savoiardi imbevuti sulla crema, tutti in un verso, così da ottenere un primo strato sul quale andrete a distribuire una parte della crema al mascarponeAnche in questo caso dovrete livellarla accuratamente, così da avere una superficie liscia. Continuate a distribuire i savoiardi imbevuti nel caffè, poi realizzate un altro strato di crema.

Livellate la superficie e spolverizzatela con del cacao amaro in polvere, aiutandovi con un passino, e lasciate raffreddare e rapprendere in frigorifero almeno per un paio d’ore. Il vostro tiramisù è pronto per essere gustato! 

Fateci sapere nei commenti se la ricetta vi è piaciuta!

 

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Ersilia Cacace 26/02/2020 0

Ricette di Carnevale: La Lasagna napoletana

Oramai le lasagne imbandiscono le tavole italiane ogni domenica e per tutto l'anno, ma forse nessuno sa che sono le reginette napoletane del martedì grasso e più in generale del periodo di Carnevale, assieme a chiacchiere, migliaccio, castagnole ecc.

La cucina si è talmente aperta a nuovi orizzonti e nuovi palati al punto che la ricetta classica è stata riletta e rivisitata nei modi più svariati, da quelle bianche con besciamella e carne tritata, speck e radicchio, gorgonzola e noci, mortadella e pistacchio, ecc. La ricetta classica prevede ragù alla bolognese (con carne tritata), mozzarella (o provola), basilico e tanta besciamella. Ma quella napoletana presenta delle varianti, che ora vi illustrerò nella ricetta!

INGREDIENTI per 6 persone (una teglia 20x30 cm)

- lasagne all'uovo 500 gr

- pancetta 250 gr

- salsiccia di maiale 250 gr

- braciole di maiale 250 gr

- passata di pomodoro 1,5 lt

- basilico q.b.

- cipolle 1

- sale fino q.b.

- olio extravergine di oliva 30 ml

- un pizzico di pepe

 

PER LE POLPETTE

- macinato di manzo 300 gr

- parmigiano grattugiato 100 gr

- un pizzico di pepe

- prezzemolo tritato

- sale fino q.b.

- uova 2

- pane raffermo (solo mollica) 100 gr

- olio per friggere q.b.

 

PER LA FARCITURA

- ricotta di pecora 500 gr

- fiordilatte 400 gr

- provola 400 gr

- uova 4

- parmigiano grattugiato 200 gr

 

PROCEDIMENTO

Iniziamo col preparare il ragù: prendete la braciola di maiale e tagliatele a piccoli bocconcini, poi riducete a dadini la pancetta, spellate la salsiccia e sbriciolatela, tenendo da parte la carne. Sbucciate la cipolla e affettatela finemente, fatela appassire in un tegame capiente assieme all’olio per qualche minuto. Unite poi la salsiccia sbriciolata e le carni tagliate a pezzi, quindi fatele rosolare per bene; poi aggiungete la passata di pomodoro, salate e lasciate "pappuliare" il tutto a fuoco basso per almeno due ore. Dopodiché spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il tutto.

Prendete ora la carne macinata, ponetela in una ciotola ed aggiungete la mollica di pane ridotta in briciole, il prezzemolo tritato, il sale e il pepe; aggiungete le uova e "impastate" il composto finché non risulterà ben omogeneo. Con l’impasto ottenuto, fate delle polpettine non più grandi di una ciliegia. Friggetele in olio di oliva e mettetele a scolare dall’olio in eccesso su di un piatto foderato con carta assorbente.

Nel frattempo fate rassodare le 4 uova e poi, una volta fredde, tagliatele a fettine sottili con un coltello. Tagliate a fettine anche la provola e la mozzarella. In una ciotola, mescolate la ricotta fino a ridurla a crema e stemperatela con un po’ di sugo di pomodoro.

Prendete la teglia e stendete sul fondo un filo di olio e un po’ di sugo. Stendete il primo strato di lasagne e copritele poi con la crema di ricotta, ponete le uova sode tagliate a fettine sottili e distribuite le polpettine fritte, la mozzarella, la provola, il ragù e cospargete con il formaggio grattugiato. Proseguite ponendo un altro strato di sfoglie di lasagna e proseguite come fatto in precedenza alternando gli ingredienti fino ad esaurirli, avendo cura di preparare lo strato finale cospargendolo di solo sugo e formaggio grattugiato.

Infornate in forno statico preriscaldato a 220° per circa 20 minuti (oppure in forno ventilato a 200° per 15-18 minuti), quindi estraete le lasagne e lasciatele riposare per 10 minuti prima di servirle.

Potete conservare le lasagne in frigorifero, coperte con pellicola trasparente o in un contenitore ermetico per 1-2 giorni. Si possono preparare il giorno prima, mantenere in frigorifero coperte con pellicola trasparente e cuocere il giorno dopo. E’ possibile congelarle, solo se si sono utilizzati tutti ingredienti freschi, e preferibilmente da crude: per cuocerle sarà sufficiente scongelarle in frigorifero circa 24 ore prima e poi cuocerle in forno.

La preparazione delle lasagne è piuttosto lunga, quindi si consiglia di preparare almeno il ragù la sera prima. Le lasagne di Carnevale sono un primo piatto ricco di sapori e si prestano ad innumerevoli varianti: potete usare la besciamella invece della ricotta per un gusto più delicato, oppure sostituire la scamorza con la provola. Se amate i sapori forti usate la salsiccia piccante che darà ancora più carattere al piatto!

Fateci sapere se la ricetta vi è piaciuta!

 

 

 

 

 

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Ersilia Cacace 12/02/2020 0

Ricette di Carnevale: il Migliaccio

Il migliaccio ha origini antichissime: infatti lo troviamo nell'opera di cucina dell'antico gastronomo romano Apicio, andando poi sempre più a trasformarsi nel tempo per giungere sulle nostre tavole in forme sempre più elementari, ma non per questo meno gustose. Il poeta Giovan Battista Del Tufo, nel descrivere le "grandezze, delizie e meraviglie" della Napoli cinquecentesca, non potè fare a meno di citare il migliaccio, che ai suoi tempi doveva essere diffusissimo.

In tempi moderni, il migliaccio è diventato uno tra i dolci che si prepara in occasione del Carnevale, in particolar modo nella zona vesuviana. Tra i dolci più semplici da preparare ed il meno costoso, mettendo da parte la tradizione, si più ricorrere ad esso in qualsiasi altra ricorrenza o festa familiare.

 INGREDIENTI (per 6 persone)

- 300gr di semolino

- 1lt di latte

- 1 bustina di vaniglia

- olio q.b.

- 250ml di acqua

- 5 uova intere

- 300gr di zucchero

- 400gr di ricotta

- la buccia di 1 limone grattugiato

- la buccia di 1 arancia grattugiata

- un pizzico di sale

 

Versate il semolino nel latte e nell'acqua bollente appena salata, lasciatelo cuocere per pochi minuti mescolandolo sempre. Se durante la cottura tendesse ad assorbirsi, versate ancora un po' di latte e acqua. Una volta cotto, versatelo in una zuppiera e lasciatelo raffreddare. Unite lo zucchero alle uova e sbatteteli con una piccola frusta.

Aggiungete la ricotta passata allo staccio, la vaniglia e la buccia grattugiata del limone e dell'arancia.

Unite il tutto al semolino e mescolate.

Ungete di olio un ruoto, versate il composto e spianatelo con una spatola.

Mettere a cuocere in forno caldo (200° in forno statico, 180° in forno ventilato). Toglietelo non appena la superficie avrà preso un vivace colore biondo. Lasciate raffreddare, cospargete di zucchero a velo e servite il migliaccio nello stesso recipiente di cottura come la normale pastiera.

Fateci sapere se vi è piaciuto! Buon appetito!

 

(photo credits: www.cookist.it)

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Angelo Petrone 11/01/2020 0

Risotto ai funghi: un gourmet della tradizione. La ricetta

E' l'utentico risotto all'italiana cucinato in modo lento e paziente, ideale per accompagnare un secondo di carni grigliate e piatti a base di pollo.Parliamo del risotto ai funghi, un classico delle nostre cucine, frutto della maestria della massaie italiane. Il sapore deve essere delicato come la consistenza del riso: non troppo al dente, né morbido. Insomma non un piatto semplice, ma un piatto che tutti, con un po' di pazienza possono realizzare.

Ingredienti

 

Per sei persone preparare 6 tazze di brodo di pollo, 3 cucchiai di olio d'oliva, funghi porcini, tagliati a fettine sottili, riso Arborio e mezza tazza di vino bianco; naturalmente sale, pepe nero, erba cipollina tritata finemete, quattro cucchiai di burro e il parmigiano grattugiato fresco.

Preparazione del risotto ai funghi

 

 

In una casseruola, scaldare il brodo a fuoco lento mentre in una più grande mescolare con 2 cucchiai di olio d'oliva i funghi e cuocere fino a che risultino morbidi, per circa 3 minuti. Ora bisogna togliere i funghi e il loro brodo mettendoli da parte.

Aggiungere 1 cucchiaio di olio d'oliva alla padella e mescolare gli scalogni e cuocere per 1 minuto.

Aggiungere il riso, mescolando con olio per circa 2 minuti. Quando il riso ha assunto un colore pallido e dorato, versare il vino, mescolando costantemente fino a quando il vino non è completamente assorbito.

Aggiungere mezza tazza di brodo al riso e mescolare fino all'assorbimento. Continua ad aggiungere brodo mezza tazza alla volta, mescolando continuamente, fino a che il riso risulti privo di liquido e ancora al dente; per circa 15-20 minuti.

Ora non resta che togliere dal fuoco e aggiungere i funghi con il loro liquido, burro, erba cipollina e parmigiano. Condire il tutto con sale e pepe a piacere. Insomma molti passaggi, alcuni elaborati, che richiedono pazienza, ma per iun risultato garantito.

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Angelo Petrone 11/11/2019 0

Bucatini cacio e pepe: la ricetta tradizionale

Piatto contadino per eccellenza, i bucatini cacio e pepe sono il prodotto della tradizione dei pastori campagne romani. Nel poco tempo a disposizione i pastori usavano il formaggio di pecora con un po' d'acqua per creare una crema che aggiungevano alla pasta; il tutto accompagnato da un pizzico di pepe nero, per donare un sapore forte e caratteristco al piatto. Economico, facile e veloce, i bucatini cacio e pepe rappresentava il cibo perfetto per le loro esigenze mentre oggi rappresenta uno dei simboli della cucina laziale. 

Bucatini cacio e pepe: ingredienti e preparazione

mezzo chilo di bucatini 

pecorino romano grattugiato finemente

1 cucchiaio di pepe nero appena macinato.

Cuocere i bucatini nell'acqua bollente per circa dieci minuti.

Mettere il pecorino romano grattugiato in una grande ciotola di vetro e mescolare con una forchetta per assicurarsi che il formaggio non contenga grumi.

Una volta che i bucatini sono al dente, sollevarli con una forchetta per spaghetti e metterli direttamente nella ciotola con il formaggio.

Aggiungere un mestolo di acqua e mescolare i bucatini finché non si forma la caratteristica crema. A questo punto non resta che aggiungere il pepe appena macinato. Il risultato è un piatto dai forti contrasti, con il sapore caratteristico del formaggio che si mescola con l'aroma piccante del pepe; una ricetta veloce e saporita, ideale per chi ama i sapori della tradizione. 

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Angelo Petrone 12/08/2019 0

Milza imbottita di Salerno, la ricetta del piatto di San Matteo

Un piatto tipico della gastronomia che appare nelle cucine salernitane, in genere nel periodo di San Matteo: la milza imbottita. Origini che si perdono nei secoli quelle della ''mevza mbuttunata'' che, come tutte le pietanze ''povere'' nasce dalle difficoltà di sostentamento del popolo. E, come spesso accade, è dalle necessità che nascono le  soluzioni, soprattutto quando si parla di mangiare. La ricetta della milza imbottita di Salerno richiede ingredienti semplici.

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Vincenzo Ugliano 24/06/2019 0

Scoprendo il sartù di riso, specialità partenopea

Si pensa che il nome di questa pietanza derivi dalla parola francese "surtout", l'oggetto sul quale anticamente veniva servito ma c'è chi ipotizza anche che abbia una radice diversa.

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Vincenzo Ugliano 31/05/2019 0

Scoprendo un dolce triestino: la putizza

A Trieste la conoscono tutti e noi di Scoutmenu consigliamo di assaggiarla e gustarla perché ne vale davvero la pena.

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