41 risultati per Cucina campana
Ersilia Cacace 12/01/2021 0
Mafalde ragù e ricotta: la ricetta
Mafalde ragù e ricotta: un piatto della tradizione natalizia campana, apprezzato però 365 giorni all'anno!
Mafalde, manfredi, reginette. svariati sono i nomi per definire questa simpatica pasta lunga, abbastanza larga di falda e dai ricci bordi, che meglio trattengono sia il ragù che la ricotta. Inoltte, c'è chi preferisce mescolare la ricotta col sugo ancora ben caldo per crearne una cremina, una specie di emulsione; chi invece serve con abbondante ragù e pone a centro tavola la ricotta, prettamente romana, per potersi servire a suo libero piacimento.
Noi vi proponiamo la ricetta con l'emulsione di ragù e ricotta, che regala un sugo dal color roseo così come si vede in foto! Passiamo subito alla ricetta e al procedimento!
INGREDIENTI per circa 4 persone
- per la ricetta del ragù napoletano cliccate QUI
- 400g di mafalde
- 300g di ricotta romana (di pecora)
MAFALDE RAGU' E RICOTTA: PROCEDIMENTO
Ovviamente, prima di preparare questopiatto bisogna fare come primo passaggio quello della preparazione del ragù, che potrete fare anche il giorno prima, in modo tale che sia ancora più saporito nel momento in cui lo utilizzerete per condire la pasta.
Preparate una pentola con abbondante acqua salata: al momento di ebollizione caleremo le nostre mafalde e attenderemo il tempo di cottura, stando attenti a scolarle un minuto prima in modo tale che non vadano a scuocere quando le mantecheremo col nostro sugo.
Intanto riscaldiamo il ragù fino a renderlo bollente, prendiamo la ricotta e la poniamo in un pentolino, aggiungendo qualche mescolo di ragù inizieremo a mescolare finchè non si crea un bel sugo denso e dal colore roseo; aggiungiamo sugo finchè non otterremo questo risultato.
Scoliamo la pasta e la poniano in una zuppiera, aggiungendo il nostro composto di ragù e ricotta, mescolando finchè la pasta non si sarà ben amalgamata. Se preferite, potrete aggiungere del parmigiano grattugiato su ogni piatto prima di servirlo!
Se la nostra ricetta vi è piaciuta, vi basta visitare il nostro BLOG per altre golose ricette!
Ersilia Cacace 11/01/2021 0
Polpette al ragù: la ricetta
Polpette al ragù: una ricetta che non può e non deve mancare nel vostro ricettario!
Chi di noi, da bambino, non correva ogni domenica a casa delle proprie nonne e aspettava con ansia di rubare dal pentolone di ragù qualche bella polpetta? Le polpette al ragù sono sempre stato un piatto molto amato dai bambini, ma anche dai più grandi, soprattutto in virtù di questo dolce ricordo legato ai nostri momenti d'infanzia.
Per quanto possa essere una ricetta semplice e quasi "banale", ci è sembrato giusto dedicarle spazio perché al giorno d'oggi, presi dal lavoro e dalla vita frenetica, si è sempre più tendenti a trasvurare la cucina e quindi a trovarsi in difficoltà nel momento in cui si voglia preparare un piatto così semplice e tradizionale come le polpette, che siano o meno al ragù.
Per questo, dopo avervi già proposto tempo fa la ricetta del ragù napoletano,abbiamo deciso di suggerirvi anche questa ricetta, in modo tale da poterla salvare ai vostri preferiti e averla sempre a portata di mano ogni qualvolta avrete voglia di polpette!
Partiamo subito con ingredienti e preparazione!
INGREDIENTI per circa 4 persone
- 400g di carne macinata di manzo
- 150g mollica di pane raffermo
- 1 uovo
- 100g di parmigiano reggiano
- 1 aglio
- 1 rametto di prezzemolo
- sale q.b.
- 20g di pinoli
- 50gr uva passa
- 1 pizzico di pepe nero
POLPETTE AL RAGU': PROCEDIMENTO
Ammollate il pane in un recipiente, strizzatelo bene e mettetelo in una scodella con la carne macinata. Preparate un trito abbastanza fine di aglio e prezzemolo e aggiugetelo. Unite all'impasto l'uovo, aggiustate con un pizzico di sale e una macinata di pepe, quindi l'uva passa, i pinoli e insaporite l'impasto ulteriormente con parmigiano grattugiato. Lavorate bene con le mani il composto, in maniera tale da amalgamare bene tutti gli ingredienti tra di loro. A questo punto siete pronti per formare le polpette, prendendo un po' di impasto alla volta e donandogli una forma arrotondata.
Portate a temperatura in una padella l'olio per friggere: appena sarà ben caldo tuffate le polpette nell'olio bollente e lasciatele cuocere bene da tutti i lati, fino a raggiungere una leggera doratura. Appena raggiunta la cottura desiderata, alzatele con un mestolo, lasciate colare tutto l'olio in eccesso e ponetele su un piatto con carta assorbente. Una volta pronte, aggiungetele al ragù e lasciate che cuociano al suo interno per almeno 10/15 minuti: il tempo di lasciar insaporire ancora di più il vostro sugo!
Se la nostra ricetta vi è piaciuta, vi invitiamo a visitare il nostro BLOG per altre gustose ricette!
Ersilia Cacace 18/11/2020 0
Pasta e patate con la provola
Pasta e patate con la provola: chi ne vuole un piatto?
La pasta e patate con la provola è un primo piatto particolarmente caro alla cucina partenopea, replicato sia dalle massaie che in tutte le trattorie che rispettano la cucina tradizionale napoletana.
Un piatto con ingredienti poveri, ma una vera bomba calorica. Infatti viene preparato soprattutto nei mesi freddi, e gustato bello bollente e con tanta provola filante.
Ma come si prepara la pasta e patate con la provola?
Di seguito vi lasciamo ingredienti e procedimento: prendete subito nota!
INGREDIENTI per 4 persone
- 250 gr di pasta corta
- 3 patate
- 1/2 cipolla
- 5 pomodorini
- 250 gr di provola affumicata
- 20 gr di parmigiano
- basilico
- sale
- olio
PASTA E PATATE CON LA PROVOLA: PROCEDIMENTO
Pelate le patate e tagliatele a dadini, affettate la cipolla a velo, tritate il basilico e lavate i pomodorini. Fate imbiondire la cipolla in un'ampia padella con un filo d'olio, aggiungete ora le patate, il basilico e i pomodorini tagliati a metà, e fate insaporire per un paio di minuti.
Aggiungete il sale e ricoprite con l'acqua, quindi fate cuocere il tutto per una ventina di minuti.
Quando le patate sono cotte, allungate di abbastanza acqua da permettere poi la cottura della pasta. Quando ricomincia a bollire, calate la pasta e portate a cottura.
Schiacciate qualche cucchiaiata di patate per rendere la pasta e patate più cremosa.
A cottura ultimata, spegnete il fuoco e aggiungete il parmigiano grattugiato e la provola a cubetti.
Mescolate la pasta e patate fino a che la provola non risulterà filante.
Versate la pasta e patata con la provola nei piatti e mangiatela calda!
Se la ricetta vi è piaciuta, condividetela coi vostri amici e visitate la sezione BLOG per altre gustose ricette sia dolci che salate!
(Photo credit: @mariachiara_ventresino)
Ersilia Cacace 22/09/2020 0
Cotolette di melanzane con speck e provola in soli 4 passaggi
Si sa, la vita di tutti i giorni con le sue continue corse ci mette a dura prova anche in tema food. Infatti diventa sempre più difficile ritagliarsi del tempo da dedicare ad una cucina sana e homemade, ripiegando, ahimè, troppo spesso sul takeaway. Ma non è il caso di abbattersi! Esistono tantissime ricette veloci da realizzare per poter preparare un pranzo o una cena a casa, senza rinunciare al gusto e alla qualità.
Un esempio di secondo veloce e gustoso è proprio quello che vi proponiamo oggi: cotolette di melanzane con speck e provola! Solo tre semplici ingredienti e quattro facili passaggi per realizzarle così come le vedete in foto, ugualmente appetitose e dorate!
Non ci credete? Allacciatevi il grembiule, preparate gli ingredienti sul piano da cucina e mettiamoci al lavoro!
INGREDIENTI per circa 4 cotolette
• Una melanzana Tonda
• 100 gr di speck
• 150 gr di provola
• 2 uova
• pangrattato
• sale fino q.b.
• olio di oliva (o di semi per friggere)
COTOLETTE DI MELANZANE CON SPECK E PROVOLA: PROCEDIMENTO
Lavate la melanzana, spuntatela All’estremità, poi tagliatela a fette sottili di circa mezzo centimetro di spessore. Cercate di ottenere un numero pari di fette così che possiate accoppiarle tutte.
Farcite le melanzane a due a due con una fetta di speck e una di provola. Chiudetele e pressatele con il palmo della mano.
Sbattete le uova con un pizzico di sale, in un piatto capiente. Passate le cotolette prima nell’uovo poi nella panatura facendo in modo che aderisca perfettamente. Poi ancora nell’uovo e nel pangrattato per la doppia panatura.
Fate riscaldare l’olio di semi e procedete alla frittura su ambo i lati. Poggiatele infine, su carta assorbente.
Le vostre cotolette sono pronte!
Se la ricetta vi è piaciuta, potete dare uno sguardo al nostro BLOG per trovarne tante altre!
Photo credit: Macchefood
Ersilia Cacace 15/07/2020 0
Pizza fiocco: storia, ricetta e preparazione
La Pizza Fiocco è la pizza più copiata degli ultimi anni. Diverse sono le versioni proposte da pizzaioli e pizzerie, ma la ricetta originale è solo una, quella del maestro pizzaiolo Roberto Susta, della pizzeria Sustable di Volla (che in molti ricorderanno col nome di Shekkinah).
La ricetta originale, secondo il maestro Susta, prevede una base pizza con panna, prosciutto cotto, patate schiacciate, mozzarella, olio e pepe. Molti invece, nel riproporre tale pizza nei loro menù, sono passati a definire Fiocco la pizza con panna, prosciutto cotto, mozzarella ma crocché (interi o a pezzetti) al posto delle patate lesse.
Abbiamo chiesto a Roberto la ricetta originale della pizza da lui ideata per darvi la possibilità di poterla preparare anche a casa vostra! Logicamente, partiremo dalla preparazione della pizza fatta in casa, che verrà poi farcita secondo la ricetta della vera pizza Fiocco.
PIZZA FIOCCO: INGREDIENTI
Ricetta pizza fatta in casa:
- 1kg farina
- 600 g acqua
- 20 g lievito di birra
- 20 g zucchero
- 20 g olio
- 20 g sale
Per la farcitura:
- 1 confezione Panna da cucina
- 300 g mozzarella
- 4 patate
- Formaggio grattugiato q.b.
- Pepe q.b.
- Olio q.b.
- Pan grattato q.b.
- 200 g prosciutto cotto
PIZZA FIOCCO: PROCEDIMENTO
In una ciotola, versare la farina, l’olio, lo zucchero, l’acqua a una temperatura di 35° C e infine il sale. Impastare energicamente a mano o in una planetaria per circa 15 minuti. Lasciar lievitare per circa 3 ore.
Nel frattempo, lessare le patate; una volta cotte, lasciar raffreddare e condirle con olio, sale e pepe.
Quando l’impasto sarà lievitato, ungere una teglia di circa 30 x 40 cm e stendervi l’impasto. Spennellare un po’ d’olio e infornare per una quindicina di minuti in forno preriscaldato statico a 200°.
Una volta pronta, estrarre la pizza dal forno e condirla prima con la panna, poi con la mozzarella tagliata a cubetti, il prosciutto cotto. Schiacciare le patate lesse direttamente sulla pizza, aggiungere un filo d’olio, formaggio grattugiato, pepe e pan grattato. Infornare per altri 20 minuti a 200°, e lasciar cuocere finché le patate non assumeranno un colore dorato.
La nostra pizza Fiocco è pronta!
Se la ricetta vi è piaciuta, date un’occhiata alla nostra sezione BLOG!
Photo credit: Dylan Bertolini fotografo
Ersilia Cacace 24/06/2020 0
Ragù Napoletano: storia, leggenda e preparazione
Il ragù napoletano è sicuramente il condimento più conosciuto della cucina napoletana; nonostante i lunghi tempi di preparazione, risulta uno dei piatti più frequentemente cucinati nelle case e nelle trattorie partenopee.
Il ragù napoletano risulta essere anche un piatto tipicamente festivo consistente nell'unione di carne di manzo tracchia di locena, cotta in salsa di pomodoro San Marzano, a fuoco molto lento.
Qual è l'origine del ragù? Secondo la leggenda, a Napoli alla fine del Trecento esisteva la Compagnia dei Bianchi di giustizia che percorreva la città a piedi invocando "misericordia e pace". La compagnia giunse presso il "Palazzo dell'Imperatore" tuttora esistente in via Tribunali, che fu dimora di Carlo, imperatore di Costantinopoli e di Maria di Valois figlia di re Carlo d'Angiò. All'epoca il palazzo era abitato da un signore scortese quanto crudele, a tal punto che tutti cercavano di evitare. La predicazione della Compagnia convinse la popolazione a rappacificarsi con i propri nemici, ma solo il nobile che risiedeva nel "Palazzo dell'Imperatore" decise di non accettare l'invito dei bianchi. Non cedette neanche quando il figliolo di tre mesi, in braccio alla balia sfilò le manine dalle fasce e incrociandole gridò tre volte: "Misericordia e pace". Il nobile era accecato dall'ira, serbava rancore e vendetta, e un giorno la sua compagna per ammorbidirlo gli preparò un piatto di maccheroni. La provvidenza riempì il piatto di una salsa piena di sangue. Finalmente, commosso dal prodigio, l'ostinato signore si riappacificò con i suoi nemici e vestì il bianco saio della Compagnia. Sua moglie, in seguito all'inaspettata decisione, preparò di nuovo i maccheroni, che anche quella volta, come per magia, divennero rossi. Quel misterioso condimento aveva un invitante profumo, molto intenso, e il signore nell'assaggiarlo trovò che era veramente buono e saporito. Lo chiamò così "raù" lo stesso nome del suo bambino.
In realtà il termine ragù deriva dal francese ragoût, che indica un tipo di cottura di carne e verdure, simile allo spezzatino. Bisogna inoltre ricordare che il pomodoro non arrivò in Europa prima della fine del XVI secolo.
Il ragù napoletano è decantato anche da Eduardo De Filippo in una sua poesia dal titolo, appunto: 'O rraù.
« 'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun songo difficultuso;
ma luvàmmel' 'a miezo st'uso
Sì, va buono: comme vuò tu.
Mò ce avéssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' 'a faje dicere 'na parola?...
Chesta è carne c' 'a pummarola»
(Eduardo, 'O rraù.)
Il ragù, come recita la poesia di Eduardo, non è la carne c' ‘a pummarola. Non è di facile realizzazione e inoltre per essere saporito come quello della mamma del de Filippo richiede una lunghissima cottura. Attualmente si usa chiamare ragù un sugo di pomodoro nel quale si è cotta della carne. Il ragù, come recita Eduardo, veniva cotto su di una fornacella a carbone e doveva cuocere per almeno sei ore. La pentola in cui si dovrebbe cuocere è un tegame di rame, e per rimestarlo occorre la cucchiarella (il cucchiaio di legno). Il ragù napoletano è il piatto tipico domenicale e base per altre pietanze altrettanto saporite, come ad esempio la tipica lasagna che a Napoli viene preparata con una grande quantità di ingredienti durante il periodo di Carnevale.
Qual è la ricetta? Ve la lasciamo di seguito!
INGREDIENTI
- 1 kg di Muscolo Di Manzo
- 2 cipolle medie
- 2 litri di passata di pomodoro
- 200 g di olio d'oliva
- 6 tracchiulelle (costine di maiale)
- 1/4 di litro di vino rosso preferibilmente di Gragnano
- basilico
- sale q.b.
RAGU' NAPOLETANO: PREPARAZIONE
È consigliabile prepararlo un giorno prima mettendo la carne nel tegame, unitamente alle cipolle affettate sottilmente e all'olio. Carne e cipolla dovranno rosolare insieme: la prima facendo la sua crosta scura, le seconde dovranno man mano appassire senza bruciare. Per ottenere questo risultato, bisogna rimanere attaccati ai fornelli, pronti a rimestare con la cucchiarella di legno, e irrorare con il vino, appena il sugo si sarà asciugato: le cipolle si dovranno consumare, fino quasi a dileguarsi. Quando la carne sarà diventata di un bel colore dorato, sciogliete il cucchiaio di conserva nel tegame e aggiungete la passata di pomodoro. Salate a piacere e mettete a cuocere a fuoco bassissimo: il ragù dovrà, come si dice a Napoli, "pippiare" o "pappuliare" e cioè dovrà sobbollire a malapena. A quel punto coprirete la pentola con un coperchio, ma senza chiuderlo del tutto. Il ragù dovrà cuocere per almeno tre ore, di tanto in tanto rimestatelo facendo attenzione che non si attacchi sul fondo della pentola.
In alcuni quartieri c'è la curiosa abitudine di aggiungere del cioccolato fondente al 70%, nella misura di 150 g su 5 litri, per correggere l'acidità dei pomodori.
Per la pasta, vi consigliamo di optare per i famosi ziti spezzati o comunque per delle tipologie di pasta corta.
Buon appetito!
Photocredit: Tandem ragù Napoli
Ersilia Cacace 17/06/2020 0
Pizza napoletana in padella di Davide Civitiello
Durante la quarantena causa Covid-19, praticamente in ogni casa italiana ci si è messi con le mani in pasta per preparare la pizza homemade. Il perché è ovvio: noi italiani proprio non sappiamo rinunciare alla pizza: quindi ci siamo adeguati ed arrangiati in casa, attendendo con ansia la riapertura delle pizzerie. Adesso che finalmente sono riaperte, capita però di avere ancora quella voglia di stare a smanettare ai fornelli o di impastare per on perdere la manualità acquisita in questi mesi, che ha dato anche una certa soddisfazione. Ma il tempo ovviamente si è ridotto: abbiamo ripreso a lavorare, e i tempi per lunghe lievitazioni ed infornate non c'è più. Inoltre, si ha di nuovo la possibilità di condividere le serate assieme ad amici e parenti, e quindi è più alta la possibilità di visite improvvisate.
Cosa prepariamo in caso di emergenza? Qui ci viene in aiuto uno dei pizzaioli napoletani più famosi al mondo, Davide Civiliello, che ci propone la sua ricetta per una buona pizza napoletana in padella. Scopriamo subito come prepararla!
(In fondo all'articolo trovate il link alla videoricetta)
INGREDIENTI x12
- 1 l di acqua
- 50 g di sale
- 2 g di lievito fresco
- 1 kg di farina 00 (I)
- 600 g di farina 00 (II)
- 15 g di zucchero semolato
- 50 g di olio evo (extravergine d'oliva)
PIZZA NAPOLETANA IN PADELLA: PROCEDIMENTO
In una grossa bacinella versiamo l'acqua, il sale, lo zucchero e iniziamo a sciogliere mescolando. Iniziamo ad aggiungere il primo kg di farina nell'acqua e i 2g di lievito fresco, che vanno aggiunti assieme alla farina e mai col sale e con l'acqua fredda: finalmente possiamo iniziare a mescolare il tutto. L'aggiunta dello zucchero non favorisce la lievitazione, ma ci aiuta solo nella colorazione dell'impasto durante la cottura.
Aggiungiamo i 50g di olio, e dopo un po' aggiungiamo anche la restante parte di farina (600g). Appena l'impasto ci sembrerà abbastanza solido, possiamo spostarci su un piano da lavoro. Lavoriamo l'impasto a due mani finchè non otteniamo un composto liscio, uniforme ed elastico, aggiungendo sempre un pizzico di farina sul banco per poter continuare ad impastare evitando che il composto si appiccichi. L'impasto deve essere lavorato per almeno 20 minuti a mano, per far sì che la maglia glutinica sia bella rigida e ci permetta di far lievitare bene il nostro panetto. Una volta liscio e corposo, copriamo il panetto con un canovaccio umido e lo lasciamo riposare per circa 40 minuti.
Dopo 40 minuti, siamo pronti per la stagliatura: con le mani sporche di farina, creiamo vari filoni dal nostro impasto, e creiamo panetti dello stesso peso per avere pizze uguali (vi suggeriamo l'uso della bilancia). Con 1l d'acqua otteremo dalle 8 alle 12 pizze da circa 250g: le copriamo con un panno umido o le mettiamo in un contenitore e lasciamo riposare 8/12 ore.
Trascorse le 12 ore, accendiamo prima di tutto il forno in modalità grill alla massima temperatura, poi accendere anche il fuoco sotto la padella. Fase molto importante per la pizza napoletana in padella è la stesura: dobbiamo sempre spingere, a mani incrociate, dal centro verso il bordo, in modo tale che l'aria si sposti verso il cornicione.
Per condire usiamo pomodoro pelato, fior di latte, parmigiano, basilico e olio extravergine d'oliva. Poniamo prima il disco sulla padella, poi la condiamo e una volta terminato il procedimento poniamo un coperchio. La cottura prevede 2 minuti in padella a fuoco medio e 1 minuto e mezzo in forno a grill.
La nostra pizza napoletana in padella è pronta! Aggiungiamo un filo d'olio a crudo e poniamo in un piatto.
Fateci sapere se la ricetta vi è piaciuta!
Trovate il video completo sul canale YouTube Italia Squisita
Ersilia Cacace 10/06/2020 0
Parmigiana di melanzane, il contorno più amato dai napoletani
La parmigiana di melanzane è uno dei piatti della tradizione campana più amati di sempre. Una vera e propria esplosione di gusto e di bontà già dal primo morso, la parmigiana rappresenta un piatto "povero" del sud Italia, anche se non è per niente povero di calorie! Viene solitamente consumato come contorno, anche s epuò ritenersi un vero e proprio piatto unico, soprattutto se si segue la tradizione che vuole le melanzane impanate e fritte per ben due volte. Quindi si potrà ben immaginare quanto sia importante l'apporto calorico che derivi da questo piatto. Contorno che è stato poi fortemente rivalutato nel moderno street food e anche nel foodporn, inserendolo come contorno nei panini o sulla pizza.
Dopo averla mangiata a sazietà dalle vostre nonne, oltre a gustarla nei pub e in pizzeria, l'avete mai preparata a casa? Approfittiamo di questa verdura di stagione per poterla mangiare anche a casa, fatta come Dio comanda! Di seguito vi lasciamo ingredienti e procedimento: mettiamoci all'opera!
INGREDIENTI
- 1,5 kg di melanzane
- 500g di fiordilatte
- 1/2 cipolla
- pepe nero q.b.
- sale fino q.b.
- 30g di sale grosso (per spurgare le melanzane)
- 1,5l di passata di pomodoro
- 150g parmigiano reggiano
- olio evo q.b.
- qualche foglia di basilico
- olio di semi di arachide (per friggere le melanzane q.b.)
PARMIGIANA DI MELANZANE: LA RICETTA
Cominciamo lavando e asciugando le melanzane, eliminiamo il picciolo e affettiamo nel senso della lunghezza per ottenere delle fette spesse circa 4-5 mm. Disponiamo le fette in un colapasta e cospargiamo con sale grosso fino all'ultima fetta. Poniamo al di sopra del cumulo delle fette un peso, in modo tale che le melanzane possano eliminare tutta l'acqua che non ci aiuterebbe con la frittura. Lasciamo così per almeno un'ora, poi sciacquiamo e asciughiamo prima di utilizzarle. Intanto tagliamo a parte il fior di latte a fettine o a cubetti e mettiamo a scolarlo.
Passiamo quindi al sugo, mettendo un filo d'olio e la cipolla tritata in una pentola, facendola rosolare qualche istante. Quindi agigungiamo la passata, un bicchiere d'acqua e saliamo il tutto, lasciando cuocere per circa 45 minuti. A fine cottura aggiungiamo le foglie di basilico spezzettate.
Passiamo ora alla frittura: aggiungiamo abbondante olio di arachide in una padella e aspettiamo che si riscaldi. Immergiamo poche fette alla volta, e dopo la frittura le poniamo su carta assorbente, procedendo cosi con tutte le fette.
Finalmente abbiamo tutto ciò che ci serve per la composizione!
Quindi prendiamo una pirofila di dimensioni 20x30 cm circa: sporchiamo prima con un po' di sugo, poi agigungiamo la prima fila di melanzane. Dopodichè aggiungiamo il fior di latte, il parmigiano e un pizzico di pepe chiudendo con un altro po' di sugo, e procediamo facendo altri strati di melanzane. Sull'ultimo strato versiamo la restante parte si dugo, poi inforniamo a 200° per circa 40 minuti. Una volta sfornata, facciamola assestare qualche istante prima di servire.
La nostra parmigiana di melanzane è pronta!
Lasciateci un commento per farci sapere se vi è piaciuta!
(Foto credit: reportageonline.it)
Ersilia Cacace 15/04/2020 0
Spaghetti alla Nerano, uno dei piatti più amati della cucina campana
Gli spaghetti alla Nerano sono un primo piatto tipico della Campania; volendo essere precisi, trovanoo la loro origine a Marina di Nerano. La ricetta originale, infatti, è stata creata dal ristorante "Maria Grazia", in costiera amalfitana, e nasce intorno agli anni 50. Gli spaghetti con zucchine alla Nerano sono incredibilmente gustosi, semplici e veloci da preparare. L'ingrediente speciale che dona un sapore unico al piatto è il Provolone del Monaco, prodotto tipico di Agerola, paesino sui Monti Lattari: si tratta di un formaggio particolarmente saporito e a pasta filante. Con pochi e semplici ingredienti creerete un piatto di spaghetti speciale che i vostri ospiti ricorderanno per sempre!
Passiamo subito alla ricetta!
INGREDIENTI x2 persone
- 200 gr di spaghetti (o linguine)
- 3 zucchine (grandezza medio/piccola)
- 60 gr di provolone del Monaco
- un paio di foglie di basilico
- 1 aglio
- olio evo (extravergine di oliva) q.b.
- un pizzico di sale
COME PREPARARE GLI SPAGHETTI ALLA NERANO
Tagliate a rondelle sottili le zucchine e friggetele in abbondante olio extravergine, finchè non saranno dorate. Adagiate le zucchine su carta da cucina in modo che si asciughino e che l'olio in eccesso venga assorbito.
Quando le zucchine si sono intiepidite e asciugate prendete una manciata abbondante di foglie di basilico e lavatele. Unite poi le foglie di basilico alle zucchine fritte, e intanto fate bollire l'acqua in una pentola capiente per cuocere gli spaghetti.
In una padella dai bordi alti versate un filo d'olio e mettete lo spicchio d'aglio a soffriggere. Una volta che l'aglio si è abbondantemente dorato, buttatelo. Mettete le zucchine nella padella e lasciatele a sfriggere e insaporire per qualche minuto. Scolate gli spaghetti ancora al dente, mettendo da parte due tazze di acqua di cottura, e metteteli direttamente nella padella con le zucchine. Grattugiate il provolone del Monaco, aggiungetelo agli spaghetti e unite una tazza di acqua di cottura.
Mantecate per qualche minuto fino a che gli spaghetti non saranno pronti. Aggiungere altra acqua di cottura all'occorrenza in modo che si crei una deliziosa cremina.
Gli spaghetti alla Nerano sono da consumare subito in modo che la pasta sia perfettamente al dente e che le zucchine fritte non perdano di consistenza. Se vi avanzano delle zucchine, potrete conservarle in frigorifero per un paio di giorni, per usarle come contorno o per replicare il piatto se vi è piaciuto!
Ersilia Cacace
Photocredit: @elbarbafood
Ersilia Cacace 08/04/2020 0
La Pastiera napoletana, il dolce simbolo della Pasqua
Il giovedì santo è la regina di tutte le cucine della Campania. Di chi stiamo parlando? Ovviamente della pastiera napoletana, un dolce della tradizione culinaria campana che però fa impazzire i cittadini di tutta Italia, nonchè un mare di stranieri che ogni anno affollano le pasticcerie di Napoli e dintorni.
Quest'anno purtroppo le nostre pasticcerie sono costrette ad uno stop forzato, ma abbiamo una valida alternativa: prepararla a casa! Certo il tempo non ci mancherà, quindi perchè non provare? Si tratta di una ricetta abbastanza impegnativa ma certamente non proibitiva, anzi! E vi assicuro che offrire alla vostra famiglia un dolce preparato con le vostre mani avrà tutto un altro sapore!
Passiamo subito alla ricetta, partendo dagli ingredienti!
INGREDIENTI per un ruoto di circa 20cm di diametro alla base e 26 in superficie
Per la frolla
- 350gr di farina
- 150 gr di zucchero
- 200 gr di strutto freddo
- 4 tuorli
Per cuocere il grano
- 250 ml di latte intero
- 30 gr di strutto
- 1 barattolo di grano cotto (circa 350 gr)
- 1 scorza di limone
Per la crema
- 200 gr di ricotta di pecora
- 200 gr di ricotta vaccina
- 350 gr di zucchero
- 3 uova
- 50 gr cedro candito
- 50 gr arancia candita
- 1 fiala di fiori d'arancio
- 1 fiala di vaniglia
RICETTA DELLA PASTIERA NAPOLETANA: ECCO IL PROCEDIMENTO
Per preparare la pastiera napoletana iniziate dalla pasta frolla. In una ciotola versate la farina e lo zucchero, lo strutto, i tuorli e impastate a mano, spostandovi su un pino di lavoro. Quando apparirà liscio ed omogeneo, avvolgete in una pellicola e ponete un'ora in frigo.
Prepariamo intanto il grano: mettiamo in un pentolino il latte, grano, strutto e la scorza del limone grattugiata. Mescolare ripetutamente a fuoco lento per circa 20 minuti finchè il composto non risulterà abbastanza denso e cremoso.
Mentre il composto col grano si fredda, passiamo alla crema: in una ciotola setacciamo entrambe le ricotte, unendo lo zucchero cominciamo a mescolare e poi uniamo le 2 fiale, le uova, cedro e arancia tagliati a cubetti, e il grano raffreddato come ultimo ingrediente.
Passiamo alla stesura della pasta: ungete il ruoto con un po' di strutto e infarinatelo, stendete la pasta frolla con l'aiuto di un matterello, stendete la sfoglia nel ruoto facendo si che aderisca bene a tutta la superficie. Tagliate via tutta la parte di pasta in eccesso e impastatela nuovamente: servirà per ricavarne le strisce, le cosiddette "losanghe". Quindi ristendiamo la pasta e ritagliamo le losanghe con un taglia pasta (dovranno essere larghe circa 1cm). Passiamo a posizionarle sulla pastiera prima in un verso e poi nell'altro.
Possiamo finalmente infornare la nostra pastiera! Impostiamo il forno preriscaldato a 180° in modalità statica per circa 80 minuti. Durante gli ultimi 20 minuti di cottura, riponiamo la pastiera ad un'altezza inferiore, per evitare che le losanghe diventino troppo scure.
La nostra pastiera napoletana è pronta! Potete servirla ancora tiepida, oppure fredda da frigo, avendo cura di spolverizzare un po' di zucchero a velo!
Se la ricetta vi è piaciuta, fatecelo sapere e continuate a seguirci!
Ersilia Cacace
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Photocredit per la copertina: si ringrazia Vesuviolive