Migliaccio, il dolce campano realizzato con il miglio - Scoutmenu

Migliaccio, il dolce campano realizzato con il miglio

L'origine e gli ingredienti del migliaccio, dolce della tradizione napoletana.

Angelo Petrone 09/09/2019 0

Scomparso, o quasi, dalla cucina tradizionale contemporanea, il miglio è uno dei cereali più utilizzati nel passato. Una farina povera veniva realizzata da questo prodotto, ma utilizzabile al pari di quella ''tradizionale'' di grano, per la realizzazione dei più diversi piatti. Il migliaccio, ad esempio, è un dolce tipico della tradizione napoletana, frutta di una cucina ''povera'', in grado di reinventarsi anche nelle condizioni di difficoltà e mancanza di cibo.
 
A Carnevale, ma non solo, il migliaccio compariva immancabilmente sulle tavole partenopee e campane. Un dolce frutto della tradizione antica e che ora viene rivisitato nelle più diverse varianti. La ricetta del migliaccio si basa, oggi, sull'utilizzo del semolino che viene fatto cuocere nel latte con il burro, per poi amalgamarlo con altri ingredienti ''classici' della cucina napoletana come le uova, la ricotta, oltre allo zucchero. La preparazione è discretamente lunga, ma il risultato non vi deluderà. Il migliaccio è un dolce corposo, unico per gusto e consistenza. L'aggiunta di una scorza d' arancia rende il sapore più caratteristico, ma per rendere il migliaccio napoletano più profumato è consigliabile aggiungere anche la furtta candita o l'uva passa. Lo stesso vale per la ricotta di pecora che può essere sostituita a quella ''classica''. Insomma le varianti sono tante e la fantasia di chi prepara il dolce può sbizzarrirsi nell'aggiunta degli ingredienti. E voi, come lo preparate il migliaccio napoletano?
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Ersilia Cacace 15/04/2020

Spaghetti alla Nerano, uno dei piatti più amati della cucina campana

Gli spaghetti alla Nerano sono un primo piatto tipico della Campania; volendo essere precisi, trovanoo la loro origine a Marina di Nerano. La ricetta originale, infatti, è stata creata dal ristorante "Maria Grazia", in costiera amalfitana, e nasce intorno agli anni 50. Gli spaghetti con zucchine alla Nerano sono incredibilmente gustosi, semplici e veloci da preparare. L'ingrediente speciale che dona un sapore unico al piatto è il Provolone del Monaco, prodotto tipico di Agerola, paesino sui Monti Lattari: si tratta di un formaggio particolarmente saporito e a pasta filante. Con pochi e semplici ingredienti creerete un piatto di spaghetti speciale che i vostri ospiti ricorderanno per sempre!

Passiamo subito alla ricetta!

 

 

INGREDIENTI x2 persone

- 200 gr di spaghetti (o linguine)

- 3 zucchine (grandezza medio/piccola)

- 60 gr di provolone del Monaco

- un paio di foglie di basilico

- 1 aglio

- olio evo (extravergine di oliva) q.b.

- un pizzico di sale

 

 

 

COME PREPARARE GLI SPAGHETTI ALLA NERANO

Tagliate a rondelle sottili le zucchine e friggetele in abbondante olio extravergine, finchè non saranno dorate. Adagiate le zucchine su carta da cucina in modo che si asciughino e che l'olio in eccesso venga assorbito.

Quando le zucchine si sono intiepidite e asciugate prendete una manciata abbondante di foglie di basilico e lavatele. Unite poi le foglie di basilico alle zucchine fritte, e intanto fate bollire l'acqua in una pentola capiente per cuocere gli spaghetti.

In una padella dai bordi alti versate un filo d'olio e mettete lo spicchio d'aglio a soffriggere. Una volta che l'aglio si è abbondantemente dorato, buttatelo. Mettete le zucchine nella padella e lasciatele a sfriggere e insaporire  per qualche minuto. Scolate gli spaghetti ancora al dente, mettendo da parte due tazze di acqua di cottura, e metteteli direttamente nella padella con le zucchine. Grattugiate il provolone del Monaco, aggiungetelo agli spaghetti e unite una tazza di acqua di cottura.

Mantecate per qualche minuto fino a che gli spaghetti non saranno pronti. Aggiungere altra acqua di cottura all'occorrenza in modo che si crei una deliziosa cremina.

Gli spaghetti alla Nerano sono da consumare subito in modo che la pasta sia perfettamente al dente e che le zucchine fritte non perdano di consistenza. Se vi avanzano delle zucchine, potrete conservarle in frigorifero per un paio di giorni, per usarle come contorno o per replicare il piatto se vi è piaciuto!

 

Ersilia Cacace 

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Photocredit: @elbarbafood

 

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Angelo Petrone 07/11/2019

Pizza di scarole: ingredienti, preparazione e ricetta tradizionale

E' uno dei dei piatti tipici del periodo autunnale, un ''rustico'' gustoso e ricorrente nella street food partenopeo. E' un tortino con l'interno di scarola cotta al forno con olive, capperi e uva passa; il tutto compone un ripieno ricoperto da un impasto di acqua e farina cotto al forno. Le varianti della pizza di scarole sono davvero tante, alcune con pinoli altre con le acciughe; in molti casi prevede l'utilizzo della pasta lievitata simile alla pizza, in altri di una pasta brisee o sfoglia. La pizza di scarole rappresenta, a Napoli, il contorno ideale o l'antipasto per il periodo natalizio; in ogni caso va consumata fredda, magari dopo alcuni giorni dopo la preparazione.

Gli ingredienti sono semplici, come da tradizione napoletana.

Per quattro persone

cinquecento grammi di farina 00

trecento gr di acqua tiepida

tre cucchiai di olio extravergine d'oliva

dodici grammi di lievito di birra fresco 

sale

Il ripieno della pizza di scarole

settencento grammi di scarola

centocinquanta grammi di olive

un cucchiaio di capperi

due spicchi di aglio

due cucchiai di pinoli

trenta grammi di uvetta

cinque acciughe in filetti

peperoncino e olio extravergine d'oliva

Preparazione

L'impasto va fatto lievitare con il lievito di birra sciolto in acqua tiepida, dove dovrà riposare per circa dieci minuti. Il tutto va versato in una ciotola con acqua, lievito, sale, olio. Il composto viene impastato per circa dieci minuti. Il tutto va compattato in una sorta di pallina che deve essere coperta con un telo, fatta riposare per dieci minuti e coperta per circa due ore. Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, il tutto va diviso in due parti per formare due palline. La scarola va lavata, tritata e scaldata con l'olio con i filetti di acciughe, l’uvetta, i pinoli, le olive e i capperi. 

La tradizione napoletana prevede un ripieno semplice, basato su pochi ingredienti, ma come detto le modifiche possono essere tante. In ogni caso si tratta che rimane nell'ambito della semplicità tipica della tradizionale campana e contadina, quindi essenzialmente povera, ma soprattutto veloce da consumare. E voi, come preparate la pizza di scarola?

 

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Angelo Petrone 27/12/2019

Calzoncelli di castagne: il dolce natalizio salernitano

Non solo pandoro o panettone; non si contano i prodotti che la tradizione del nostro paese propone nel periodo natalizio. Una delle ricette tradizionali della Campania, ed in particolare della zona del salernitano, è quella dei calzoncelli. Si tratta di un prodotto tipico dei Picentini, con un ripieno che ripercorre i prodotti dei boschi e delle campagne dell'area: la castagna, la pera e la nocciola. Ma come si preparano? Ecco gli ingredienti per cento calzoncelli.

 

Il ripieno dei calzoncelli di castagne

 

 

Il ripieno si compone di 500 grammi di cioccolato fondente, stessa quantità di castagne secche e pere secche; il tutto accompagnato da 500 grammi di cacao amaro in polvere, 350 grammi di zucchero e 200 di nocciole tostate. All'impasto va aggiunto anche sei tazze di caffè, e mezzo bicchiere di liquore aromatico. 

La sfoglia 

 

Per realizzare la sfoglia dei calzoncelli occorre un chilo di farina300 grammi di zucchero, un bicchiere di spumante, tre uova intere e 3 tuorli, 150 grammi di olio extravergine di oliva. 

 

La preparazione dei calzoncelli di castagne

 

Il primo passo è far bollire le castagne secche fino ad ammorbidirle per poi lasciarle asciugare e tritarle. Anche le pere secche vanno bollite, lasciate asciugare, e passate al setaccio fino a ricavarne una crema. A questo punto è necessario tritare le nocciole tostate, sciogliere il cioccolato fondente ed unire il tutto in un unico contenitore aggiungendo zucchero, cacao, il liquore e il caffè. Il tutto va mescolato fino a ricavarne un impasto sufficiente omogeneo.

Per realizzare la sfoglia basta stendere la pasta in uno strato sottile e ricavarne dei dischi, considerando che ne occorrerenno due per ogni calzoncello. Sul sul primo si aggiunge il ripieno; il secondo va sopra per richiudere. La chiusura dei due dischi viene realizzata effettuando pressione lungo il bordo grazie ad una forchetta. Soffriggerli in abbondante olio d’oliva bollente. Una volra raffreddati cospargerli con zucchero a velo o, a piacimento, il miele. Insomma una ricetta elaborata, ma con un risultato che non vi deluderà.

 

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