Pizza carminuccio, la tipica pizza salernitana DOC
Un sapore originale e forte: la pizza carminuccio è uno dei simboli di Salerno.
Angelo Petrone 16/09/2019 0
Chi l'ha detto che la pizza è solo napoletana? Anche la vicina città di Salerno può vantare una lunga tradizione quando si tratta di pizza. La pizza di Salerno presenta caratteristiche ben precise, che la differenziano da quella partenopea. Dallo spessore dell'impasto all'altezza del cornicione, gli elementi che ''smarcano'' il prodotto salernitano sono davvero tanti. Ma è la pizza carminuccio a rappresentare la vera e propria prelibatezza salernitana, non presente nei menu napoletani.
Pizza carminuccio di Salerno
Si tratta di una pizza senza dubbio particolare, adatta a chi ama i sapori forti e piccanti. La pizza carminuccio prende il nome da Carmine Donadio, titolare della pizzeria "Carminuccio" nel popolare quartiere di Mariconda a Salerno.
Gli ingredienti della pizza carminuccio comprendono il pomodoro, vero classico della pietanza campana, ma anche il formaggio, la pancetta tagliata a cubetti e il basilico. Il risultato è un sapore inconfondibile, piccante per la presenza della pancetta r che invita ad accompagnarla con una bevanda fresca.
Al pari della milza imbottita di Salerno, la pizza carminuccio è uno dei simboli di Salerno; un prodotto da provare per sentirsi parte della comunità salernitana; consigliata anche ai turisti che popolano i vari locali della città salernitana. E tu, consiglieresti la pizza carminuccio?
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Gli ingredienti sono semplici, come da tradizione napoletana.
Per quattro persone
cinquecento grammi di farina 00
trecento gr di acqua tiepida
tre cucchiai di olio extravergine d'oliva
dodici grammi di lievito di birra fresco
sale
Il ripieno della pizza di scarole
settencento grammi di scarola
centocinquanta grammi di olive
un cucchiaio di capperi
due spicchi di aglio
due cucchiai di pinoli
trenta grammi di uvetta
cinque acciughe in filetti
peperoncino e olio extravergine d'oliva
Preparazione
L'impasto va fatto lievitare con il lievito di birra sciolto in acqua tiepida, dove dovrà riposare per circa dieci minuti. Il tutto va versato in una ciotola con acqua, lievito, sale, olio. Il composto viene impastato per circa dieci minuti. Il tutto va compattato in una sorta di pallina che deve essere coperta con un telo, fatta riposare per dieci minuti e coperta per circa due ore. Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, il tutto va diviso in due parti per formare due palline. La scarola va lavata, tritata e scaldata con l'olio con i filetti di acciughe, l’uvetta, i pinoli, le olive e i capperi.
La tradizione napoletana prevede un ripieno semplice, basato su pochi ingredienti, ma come detto le modifiche possono essere tante. In ogni caso si tratta che rimane nell'ambito della semplicità tipica della tradizionale campana e contadina, quindi essenzialmente povera, ma soprattutto veloce da consumare. E voi, come preparate la pizza di scarola?
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Il ripieno dei calzoncelli di castagne
Il ripieno si compone di 500 grammi di cioccolato fondente, stessa quantità di castagne secche e pere secche; il tutto accompagnato da 500 grammi di cacao amaro in polvere, 350 grammi di zucchero e 200 di nocciole tostate. All'impasto va aggiunto anche sei tazze di caffè, e mezzo bicchiere di liquore aromatico.
La sfoglia
Per realizzare la sfoglia dei calzoncelli occorre un chilo di farina, 300 grammi di zucchero, un bicchiere di spumante, tre uova intere e 3 tuorli, 150 grammi di olio extravergine di oliva.
La preparazione dei calzoncelli di castagne
Il primo passo è far bollire le castagne secche fino ad ammorbidirle per poi lasciarle asciugare e tritarle. Anche le pere secche vanno bollite, lasciate asciugare, e passate al setaccio fino a ricavarne una crema. A questo punto è necessario tritare le nocciole tostate, sciogliere il cioccolato fondente ed unire il tutto in un unico contenitore aggiungendo zucchero, cacao, il liquore e il caffè. Il tutto va mescolato fino a ricavarne un impasto sufficiente omogeneo.
Per realizzare la sfoglia basta stendere la pasta in uno strato sottile e ricavarne dei dischi, considerando che ne occorrerenno due per ogni calzoncello. Sul sul primo si aggiunge il ripieno; il secondo va sopra per richiudere. La chiusura dei due dischi viene realizzata effettuando pressione lungo il bordo grazie ad una forchetta. Soffriggerli in abbondante olio d’oliva bollente. Una volra raffreddati cospargerli con zucchero a velo o, a piacimento, il miele. Insomma una ricetta elaborata, ma con un risultato che non vi deluderà.